Campi profughi saharawi, 29 gennaio 2024 - In un comunicato diffuso, il Governo della Repubblica Saharawi (RASD) ha accolto con favore l'ordinanza emessa dalla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) contro lo stato occupante di Israele per la violazione dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. La RASD ha anche ricordato lo storico Parere Consultivo emesso dalla Corte Internazionale di Giustizia sul Sahara Occidentale nel 1975, che ha stabilito che il popolo Saharawi ha un diritto inalienabile all'autodeterminazione.
L'ordinanza della ICJ, che ha effetto vincolante, ordina a Israele di adottare tutte le misure in suo potere per impedire la commissione di tutti gli atti rientranti nell'ambito di applicazione dell'articolo II della Convenzione sul genocidio. L'ordinanza richiede inoltre a Israele di adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi di base e dell'assistenza umanitaria urgentemente necessari per affrontare le condizioni di vita avverse affrontate dai palestinesi nella Striscia di Gaza.
La RASD ha accolto con favore l'ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) come una "vittoria decisiva per il diritto internazionale" e un "importante promemoria del fatto che nessuno stato è al di sopra della legge". Il governo saharawi ha anche affermato che l'ordinanza invia un forte messaggio a tutte le potenze occupanti e ai regimi tirannici del mondo.
La RASD ha inoltre ricordato lo storico Parere Consultivo emesso dalla Corte Internazionale di Giustizia sul Sahara Occidentale nel 1975.
La RASD ha concluso il suo comunicato affermando che è responsabilità di tutti coloro che difendono l'ordine internazionale basato sulle regole e il primato del diritto internazionale adottare tutte le misure necessarie per ritenere il Marocco, Stato occupante, responsabile delle atrocità e dei crimini contro l'umanità commessi contro il popolo Saharawi.
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