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Sahara Occidentale: Fronte Polisario denuncia il saccheggio delle risorse e chiede l'intervento della Germania


Berlino (Germania), 3 marzo 2025 (SPS) - La rappresentanza del Fronte Polisario in Germania ha lanciato un appello urgente al movimento di solidarietà internazionale, sollecitandolo a intensificare il sostegno alla lotta del popolo saharawi. L'obiettivo primario è porre fine al sistematico saccheggio delle risorse naturali del Sahara Occidentale e chiamare a rispondere le aziende complici di tali operazioni, che alimentano l'occupazione militare marocchina e consolidano uno status quo illegale.

L'appello è stato lanciato durante un incontro sabato 1 marzo presso il Centro culturale "Gilona Kura" di Berlino-Friedrichshain, dove Saleh Mohamed Sayed Bachir, vice rappresentante del Fronte Polisario in Germania, ha denunciato le violazioni del diritto internazionale perpetrate dalle aziende coinvolte nello sfruttamento delle ricchezze saharawi.

Aziende tedesche nel mirino:

Particolare attenzione è stata rivolta alle aziende tedesche che, secondo il Fronte Polisario, intrattengono contratti di saccheggio con l'autorità di occupazione marocchina. Tra queste, spicca la compagnia energetica Siemens, accusata di gestire centrali eoliche e solari che forniscono il 90% dell'elettricità alla Fondazione Fos Boucraa, essenziale per l'estrazione del fosfato saharawi.

"Le attività della Siemens contribuiscono al greenwashing mediatico e politico dell'occupazione militare marocchina, forniscono al regime di occupazione fonti di finanziamento aggiuntive per il suo apparato militare e contribuiscono alla normalizzazione della sua occupazione e della sua presenza illegale nella regione", ha dichiarato Saleh.

Nel mirino anche altre aziende come Heidelberg Materials, coinvolta in progetti che alterano la demografia del territorio, e KMP Köster, Thyssenkrupp e Oldendorf Carriers.

Richiesta di intervento e precedenti:

Il diplomatico saharawi ha esortato gli attivisti del movimento di solidarietà, le organizzazioni per i diritti umani e la società civile tedesca a esercitare pressioni su queste aziende, chiedendo loro di rispettare il diritto internazionale. Ha citato l'esempio di Continental AG, che quattro anni fa si è ritirata dai territori saharawi occupati a seguito di pressioni, interrompendo i contratti di manutenzione del nastro trasportatore del fosfato tra la miniera di Boucraa e il porto di Laayoune.

L'appello del Fronte Polisario si inserisce in un contesto di crescente tensione, accentuata dalle vittorie legali ottenute contro gli accordi commerciali illegali tra l'Unione Europea e il Marocco, che includono i territori del Sahara Occidentale.



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