Madrid, 20 gennaio 2024 - Il governo spagnolo ha revocato la sua decisione iniziale e ha concesso all'eminente attivista sahrawi Aminetu Haidar il permesso di tornare in Spagna. La concessione arriva dopo l'iniziale rifiuto e mentre Haidar attende a Las Palmas de Gran Canaria, pronta a partire per il Sahara Occidentale dopo la sfortunata morte di un suo familiare. L'autorizzazione al rientro in Spagna è stata chiesta mentre è in corso di risoluzione giudiziale il ricorso contro il rifiuto di rinnovare il suo permesso di soggiorno, che deteneva da 16 anni per motivi umanitari e medici. Il diniego originario, attribuito a presunte violazioni normative, è stato smentito da Aminetu e dal suo avvocato, che affermano di aver rispettato tutte le scadenze e le prescrizioni.
Questa rettifica del governo riguarda non solo il permesso di ritorno, ma anche la concessione di un permesso di soggiorno, precedentemente negato dalla Delegazione del Governo a Madrid. La nuova decisione consente ad Aminetu di rimanere in Spagna fino ad aprile di quest'anno, considerando circostanze particolari e con l'opzione di rinnovo.
L'attivista, riconosciuta per il suo instancabile lavoro a favore dei diritti umani, aveva scelto di recarsi nel Sahara Occidentale a causa della salute critica di suo zio, che purtroppo è morto prima del suo arrivo. Il rifiuto iniziale ha suscitato critiche da diversi settori, compresi partiti politici come Sumar e il Blocco nazionalista galiziano.
L'avvocato di Aminetu ha espresso indignazione per quella che percepiscono come una decisione politica influenzata da pressioni esterne, soprattutto da parte del Marocco. La rettifica del Governo risponde alle critiche e permette ad Aminetu Haidar di ritornare e risiedere in Spagna in questa delicata situazione, segnando una svolta in questa controversia che ha catturato l'attenzione nazionale e internazionale.
La rettifica del governo spagnolo è un passo importante nella vicenda di Aminetu Haidar. La concessione del permesso di ritorno e di soggiorno permetterà all'attivista di continuare il suo lavoro a favore dei diritti umani nel Sahara Occidentale. La decisione ha anche un significato politico, in quanto dimostra che il governo spagnolo è determinato a difendere i diritti umani, anche di fronte a pressioni esterne.
