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CODESA rifiuta la consultazione della Commissione Europea sul Sahara Occidentale



Sahara occidentale, 30 gennaio 2024 - Il Collettivo dei difensori dei diritti umani Saharawi nel Sahara Occidentale (CODESA) ha rifiutato di partecipare alla consultazione proposta dalla Commissione Europea sugli accordi tra l'UE e il Marocco sul Sahara Occidentale occupato.

In una lettera indirizzata a Isabel Catalán García, capo unità presso la direzione generale della Fiscalità e dell'unione doganale della Commissione europea, e a Colin Steinbach, capo divisione per il Nord Africa presso il Servizio europeo per l'azione esterna, il consiglio esecutivo del CODESA ha espresso il suo stupore per l'invito a partecipare ad una consultazione relativa all'impatto degli accordi sugli abitanti del Sahara Occidentale. Hanno sottolineato che l'organizzazione e il territorio occupato sono esclusi dai meccanismi di protezione dei diritti umani dell'UE, che considerano un fattore chiave.

Il CODESA ha ricordato che gli accordi tra l'UE e il Marocco, che coinvolgono illegalmente il Sahara Occidentale, sono sottoposti alla valutazione giurisdizionale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Di conseguenza, il CODESA, in quanto difensore dei diritti umani, si astiene dal partecipare ad azioni che potrebbero influenzare il processo giudiziario ancora pendente.

Il gruppo ha sottolineato la sua posizione invariabile secondo cui nessun accordo economico o transazione commerciale dovrebbe includere i territori del Sahara Occidentale occupato senza il consenso del popolo Saharawi, sostenendo le risoluzioni giudiziarie e i diritti umani.

Inoltre, il CODESA ha ricordato le precedenti denunce sui tentativi da parte di ex funzionari della Commissione europea di includere le organizzazioni non governative sahrawi nelle consultazioni passate, con l'obiettivo di nascondere l'illegittimità degli accordi tra l'UE e il Marocco. Nonostante le precedenti richieste, la Commissione europea non ha adottato misure correttive, il che ha influito sulla fiducia tra CODESA e l'istituzione.

Rifiutando nettamente la richiesta della Commissione europea, la comunità sahrawi ha ribadito il suo impegno ad aprire il dialogo. Prevede di organizzare in futuro un incontro con il Servizio europeo per l'azione esterna e la Commissione europea per discutere l'allarmante situazione dei diritti umani nel Sahara occidentale occupato, a condizione che siano garantite condizioni adeguate, compresa l'esclusione della cooperazione illegale tra l'UE e il Marocco nella regione.

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