Evry (Francia), 27 gennaio 2025 - L'Associazione degli Amici del Popolo Saharawi di Francia ha tenuto la sua assemblea generale sabato 25 gennaio a Evry, città alle porte di Parigi. L'evento ha visto una nutrita partecipazione di membri dell'associazione, rappresentanze nazionali e locali, e la presenza della delegazione del Fronte Polisario in Francia.
I lavori si sono aperti con il caloroso benvenuto della coordinatrice di sezione regionale dell'associazione, che ha ringraziato i presenti per il loro costante impegno a sostegno del popolo saharawi. A seguire, il vicesindaco di Ivry con delega alle relazioni internazionali, ha portato i saluti del sindaco e dell'amministrazione comunale, ribadendo il fermo sostegno della città alla lotta del popolo saharawi per l'autodeterminazione.
Hanno inoltre sottolineato il profondo legame di gemellaggio tra Ivry e il distretto di Mijek, nei campi profughi saharawi, evidenziando il concreto supporto del comune attraverso programmi di accoglienza per bambini saharawi durante le vacanze estive e il finanziamento di progetti nei settori della salute e dell'istruzione.
La presidente del Comitato, Régine Philmon, ha espresso la sua gratitudine al comune di Ivry e alla sezione locale per l'accoglienza e ha presentato il dettagliato resoconto delle attività e della gestione finanziaria del 2024, delineando al contempo le priorità del programma di lavoro per il 2025.
Un momento significativo dell'assemblea è stato l'intervento del senatore Pascal, che ha ribadito il pieno sostegno del Partito Comunista Francese e dei suoi rappresentanti in Parlamento alla lotta del popolo saharawi per il suo inalienabile diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza.
Claude Mangin, moglie del prigioniero politico saharawi Naama Asfari, ha offerto una toccante testimonianza sulla drammatica situazione dei diritti umani nelle zone occupate del Sahara Occidentale. Ha inoltre illustrato i dettagli della marcia che partirà da Ivry a metà anno con destinazione Kenitra, in Marocco. Questa iniziativa mira a sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale, e in particolare quella francese, sulle sofferenze dei prigionieri politici saharawi e a richiederne la liberazione. Hanno poi affrontato la cruciale questione dello sfruttamento illegale delle risorse naturali del Sahara Occidentale da parte del Marocco.
Mohamed Ali Zerouali, rappresentante del Fronte Polisario in Francia, ha espresso la profonda gratitudine del popolo saharawi per il costante sostegno degli attivisti e degli amici della causa in Francia. Ha reso omaggio a figure di spicco che hanno dedicato il loro impegno alla causa e recentemente scomparse, tra cui l'avvocato Jill DeVere, Jackie Lelegwa e Michele Joly.
Zerouali ha denunciato con forza la complicità della Francia nell'occupazione illegale del Sahara Occidentale e il suo sostegno al Marocco, in chiara violazione del diritto internazionale. Ha ribadito che la questione saharawi è una questione di decolonizzazione, riaffermando l'irrinunciabile diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza.
Il diplomatico saharawi ha inoltre celebrato la storica vittoria legale ottenuta nell'ottobre 2024, quando la Corte di Giustizia Europea ha annullato gli accordi tra l'Unione Europea e il Marocco che includevano il Sahara Occidentale. Ha definito queste sentenze una pietra miliare nella lotta per la sovranità saharawi, condannando lo sfruttamento delle risorse del territorio da parte del Marocco senza il consenso del Fronte Polisario, unico legittimo rappresentante del popolo saharawi.
In conclusione, Zerouali ha rinnovato il suo ringraziamento a tutti i sostenitori e ha invitato a intensificare gli sforzi di sensibilizzazione nella società francese, per denunciare la posizione del governo francese, che non solo viola la legalità internazionale, ma contraddice anche i valori fondanti della Repubblica, quali la difesa dei diritti umani, della libertà e dell'uguaglianza.