Campi profughi saharawi, 27 dicembre 2023 - Il 24 dicembre 2023, attivisti della società civile saharawi hanno organizzato una conferenza virtuale per esprimere il loro disaccordo con la candidatura del Marocco alla presidenza del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. I partecipanti alla conferenza hanno affermato che la candidatura del Marocco è "un insulto alla comunità internazionale" e "un disprezzo per i principi globali dei diritti umani".
La conferenza ha sottolineato che il Marocco ha una lunga storia di violazioni dei diritti umani, in particolare nei confronti del popolo saharawi. I partecipanti hanno citato le pratiche di arresti arbitrari, torture e rapimenti che hanno luogo nelle città occupate del Sahara occidentale. Hanno anche sottolineato che il Marocco continua a occupare militarmente il Sahara occidentale, in violazione del diritto internazionale.
La conferenza ha concluso affermando che il Marocco non è idoneo a presiedere il Consiglio dei diritti umani. I partecipanti hanno esortato il Consiglio a respingere la candidatura del Marocco.
La conferenza degli attivisti saharawi è un'importante testimonianza delle violazioni dei diritti umani che il Marocco continua a perpetrare. La posizione degli attivisti è condivisa da molti osservatori internazionali, che ritengono che il Marocco non sia idoneo a presiedere il Consiglio dei diritti umani.