Campi profughi saharawi, 23 dicembre 2023 - In un comunicato diffuso venerdì 22 dicembre, il Governo della Repubblica Saharawi (RASD) ha riaffermato che l'intero territorio della Repubblica Saharawi, compreso il suo spazio terrestre, marittimo e aereo, rimane una zona di guerra aperta a causa della violazione e del siluramento del cessate il fuoco del 13 novembre 2020 da parte dello Stato occupante del Marocco.
Il governo sahrawi ha invitato ancora una volta tutti i paesi del mondo e i settori pubblico e privato ad astenersi da qualsiasi attività di qualsiasi tipo nel territorio nazionale sahrawi. Ha inoltre messo in guardia i responsabili della decima edizione della "Sahara Desert Challenge", tutti i partecipanti e gli sponsor, e li ha ritenuti responsabili delle conseguenze che potrebbero derivare dal loro ingresso e attraversamento del territorio nazionale sahrawi.
La Repubblica Saharawi si riserva il diritto di utilizzare tutti i mezzi legittimi e di rispondere risolutamente a qualsiasi azione che miri a minare la sua sovranità e integrità territoriale. Ritiene lo stato occupante del Marocco pienamente responsabile delle sue azioni destabilizzanti che mettono seriamente in pericolo le prospettive di rilancio del processo di pace delle Nazioni Unite già in fase di stallo e minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dell'intera regione.
Il comunicato del Governo Saharawi è un chiaro avvertimento alle autorità marocchine e ai partecipanti alla "Sahara Desert Challenge". Il governo sahrawi è determinato a difendere la sua sovranità e integrità territoriale e non esiterà a utilizzare tutti i mezzi necessari per farlo.