Germania, 7 dicembre 2023 - In un importante sviluppo, il governo federale tedesco ha escluso Siemens dal Sahara occidentale occupato dal Marocco. La decisione, presa in attesa della decisione della Corte di giustizia europea prevista per il prossimo anno, è un duro colpo per la multinazionale tedesca, che ha operato nella regione dal 2016.
In una risposta scritta a un'interrogazione parlamentare, il governo tedesco ha confermato che "nel contesto dei futuri negoziati e nell'ambito della definizione delle forme e delle condizioni di trasparenza, è escluso la linea di credito garantita dal Governo Federale a Siemens per progetti nel Sahara Occidentale occupato dal Marocco".
La decisione è stata accolta con favore dalle organizzazioni che sostengono l'autodeterminazione del Sahara occidentale. "Questa è una vittoria per la giustizia e la democrazia", ha dichiarato a El País Aminatou Haidar e attivista per i diritti umani del Sahara occidentale. "Il governo tedesco ha finalmente riconosciuto che il Sahara occidentale è un territorio occupato e che le attività di Siemens violano il diritto internazionale".
La decisione del governo tedesco potrebbe avere un impatto significativo sulle attività di Siemens nel Sahara occidentale. La società ha già perso milioni di euro a causa della guerra in Ucraina e della crisi energetica globale. L'esclusione dal Sahara occidentale potrebbe ulteriormente aggravare le sue perdite.
La decisione del governo tedesco è un passo importante nella lotta per l'autodeterminazione del Sahara occidentale. Mostra che la comunità internazionale è sempre più disposta a sostenere il diritto del popolo del Sahara occidentale a decidere il proprio futuro.
