Dublino, 22 dicembre 2023 - L'organizzazione internazionale Front Line Defenders ha chiesto al Marocco di rilasciare "immediatamente" i prigionieri politici saharawi del gruppo Gdeim Izik, detenuti arbitrariamente da più di 13 anni.
In una dichiarazione pubblicata sul suo sito web, la ONG con sede a Dublino (Irlanda) si è detta "profondamente preoccupata per la detenzione dei difensori dei diritti umani sahrawi arrestati arbitrariamente nel novembre 2010 dalle autorità marocchine durante lo smantellamento del campo di Gdeim Izik".
L'11 ottobre 2023, il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria ha ritenuto illegale l'incarcerazione del gruppo di attivisti sahrawi, condannato più di dieci anni fa da un tribunale marocchino.
Il Gruppo di lavoro ha esortato le autorità marocchine d'occupazione a rilasciare rapidamente il gruppo di detenuti, che comprende giornalisti e difensori dei diritti umani del Sahara occidentale occupato.
Nel sostenere il rilascio dei prigionieri, il Gruppo di lavoro ha evidenziato diverse gravi violazioni, tra cui:
- Il rifiuto di concedere ai prigionieri il diritto di accesso a un avvocato;
- L'uso di confessioni ottenute sotto tortura;
- La mancanza di imparzialità e indipendenza del tribunale.
I prigionieri di Gdeim Izik hanno subito un trattamento inumano sin dalle manifestazioni pacifiche del 2010 nel campo di Gdeim Izik. Più di 20 Sahrawi sono stati arrestati prima, durante e dopo lo smantellamento del campo l'8 novembre 2010.
Alcuni prigionieri di Gdeim Izik, condannati dalla Corte d'appello di Salé nel 2017, sono importanti difensori dei diritti umani nel Sahara occidentale e da allora sono tenuti in detenzione arbitraria.
Tra loro ci sono:
- Ahmed Sbaai, cofondatore della Lega Saharawi per la protezione dei prigionieri politici nelle carceri marocchine;
- Sid Ahmed Lemjaid, presidente del Comitato per la protezione delle risorse naturali nel Sahara occidentale (CSPRON);
- Brahim Ismaili, presidente del Centro per la preservazione della memoria collettiva Sahrawi;
- Naâma Asfari, vicepresidente del Comitato per le libertà e il rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale (CORELSO);
- Mohamed Embarek Lefkir;
- Mohamed Lamin Haddi, giornalista e difensore dei diritti umani.
Front Line Defenders ha affermato di "essere solidale con i difensori dei diritti umani saharawi imprigionati e con tutti gli altri difensori dei diritti umani nel Sahara occidentale che sono stati presi di mira per le loro attività pacifiche".
A questo proposito, la ONG ha invitato le autorità di occupazione marocchine a "liberare immediatamente e incondizionatamente tutti i difensori dei diritti umani sahrawi detenuti arbitrariamente e a garantire loro un risarcimento".