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Australia, 5 giugno 2023 - Una celebrazione diplomatica dell'Unione Africana a Canberra è degenerata in un alterco poco diplomatico, con funzionari dell'ambasciata marocchina che hanno insultato un rappresentante del popolo saharawi del Sahara occidentale mentre cercavano di impedirgli di entrare nella sede.

Il rappresentante del Fronte Polisario in Australia Kamal Fadel, che era stato formalmente invitato all'evento dell'Albert Hall, è stato inizialmente impedito dai diplomatici marocchini di entrare. Gli agenti di polizia federale australiana e altri ambasciatori africani sono stati costretti a intervenire.

Il video mostra tre funzionari dell'ambasciata marocchina a Canberra in attesa all'ingresso dell'Albert Hall, formando una fila che impedisce a Fadel di entrare.

Il video mostra Fadel che si spinge in avanti nel tentativo di entrare e viene bloccato. Uno dei funzionari marocchini dice: "Giuro che mi ha colpito, mi ha preso a pugni!" Hedley ha risposto: "Per la cronaca, non ti ha colpito". Il funzionario marocchino poi urla più volte "stupido".

Dopo 30 minuti di trattative, Fadel è stato autorizzato a partecipare all'evento, scortato all'interno da altri diplomatici africani. All'interno, Fadel è stato accolto dal governatore generale australiano e ha posato per una fotografia con lui.

In qualità di rappresentante del Fronte Polisario in Australia, Fadel è stato invitato all'evento dall'Alto Commissario sudafricano, Marthinus Van Schalkwyk, che è anche il decano del corpo diplomatico africano in Australia.

L'invito di Fadel come ospite dal Sudafrica è stato concordato dagli ambasciatori africani in Australia prima dell'evento.

In una dichiarazione, Fadel ha espresso il suo "sincero ringraziamento e gratitudine a tutti gli ambasciatori africani che hanno fatto la cosa giusta e hanno impedito il tentativo di dirottare l'evento della Giornata dell'Africa in un modo senza precedenti e illegale".

Ha anche ringraziato l'AFP per "aver garantito la sicurezza e gestito l'incidente con grande professionalità".

In una lettera a Van Schalkwyk, Fadel ha scritto: “È stato un incidente molto grave. Sono stato maltrattato, spinto e intimidito.

Fadel ha affermato che le azioni dei funzionari "hanno causato un grave imbarazzo a tutti gli africani e ai loro amici che stavano celebrando una giornata storica e importante per l'Africa".

“Le celebrazioni che si svolgono in questa fausta occasione hanno anche lo scopo di mostrare la nostra unità e il nostro orgoglio come africani. È un'occasione di gioia e di speranza, non di aggressione e intimidazione".

Successivamente, l'Alto Commissario sudafricano ha scritto a Fadel, dicendogli di considerare "gli sforzi per impedire la sua presenza come seri, inaccettabili e in nessun modo indicativi di come dovrebbero essere trattati i nostri ospiti".