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Una delegazione dell'ambasciata degli Stati Uniti a Rabat incontra attivisti sahrawi dell'ISACOM


Lunedì scorso, una delegazione in rappresentanza dell'ambasciata statunitense a Rabat è arrivata nella città occupata di Laayoune. La delegazione è composta dal consigliere politico dell'ambasciata, David Fisher, e da Mohamed Amin Messaoudi, consigliere del dipartimento per gli affari politici dell'ambasciata.

Secondo le fonti, lo scopo della visita è valutare la situazione dei diritti umani, economici e sociali nel territorio saharawi.

La delegazione ha tenuto il suo primo incontro con il capo della missione ONU per il Referendum nel Sahara occidentale, MINURSO, poi un secondo incontro con un Comitato pseudo regionale per i diritti umani creato dal Marocco nei territori occupati del Sahara occidentale.

La delegazione statunitense ha inoltre tenuto diversi incontri con le associazioni civili legate al regime marocchino.

Secondo le stesse fonti, la delegazione statunitense si è incontrata mercoledì con il coordinatore marocchino della MINURSO, poi un altro incontro con il direttore del Centro per gli investimenti regionali del Marocco, e poi un terzo incontro con Hamdi Uld Rachid, sindaco della cità occuata di Laayoune.

Su richiesta del sig. David Fisher, consigliere per gli affari politici presso l'ambasciata americana in Marocco, si è tenuto mercoledì 15 dicembre, un incontro con il difensore dei diritti umani saharawi, presidente della Commissione Saharawi (ISACOM) Aminatou Haidar. 


L'incontro hanno partecipato anche gli attivisti saharawi,  Lahcen Dalil, Galia Djimi e Mina Baali, dove hanno discusso in dettaglio molte delle gravi violazioni che colpiscono i civili saharawi nei territori occupati del Sahara occidentale.

Sono stati evidenziati diversi casi, in particolare il caso del difensore dei diritti umani e membro della commissione, Sultana Khaya e la sua famiglia nella città occupata di Boujdour nel Sahara occidentale.

I membri della Commissione hanno toccato la situazione di centinaia di sahrawi, che sono costantemente sottoposti a violenze e vessazioni, per nient'altro che la loro richiesta dei loro diritti legittimi nel Sahara occidentale occupato.

Per quanto riguarda la situazione politica, i membri della Commissione hanno rinnovato la loro posizione chiedendo il rispetto della volontà del popolo saharawi, consentendo loro di esercitare il loro diritto inalienabile all'autodeterminazione e il loro diritto alla libertà e all'indipendenza.

In conclusione, l'attenzione è stata ancora una volta sul caso dell'attivista Sultana Khaya e sull'invito a visitare la sua casa per poter vedere da vicino la sua situazione.

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