L'agenzia di stampa spagnola EFE segnala che il ministero degli esteri spagnolo sta lavorando per trovare un meccanismo più efficace per inviare i vaccini anti Covid-19 nei campi profughi saharawi.
La stessa fonte ha rivelato che il senatore della formazione di sinistra Karlos Mullet ha chiesto al governo spagnolo perché la Spagna non ha ancora donato un solo vaccino al Sahara occidentale anche se la regione è una "priorità" nella strategia di "solidarietà vaccinale".
Ha sottolineato nella sua domanda che il Fronte Polisario avverte che "c'è una causa politica per ostacolare gli aiuti" e di conseguenza solo lo 0,56% dei profughi saharawi ha ricevuto il vaccino contro il Covid-19.
Nella sua risposta il governo spagnolo ha sottolineato che la Spagna è uno dei principali paesi mondiali nella donazione di vaccini contro il COVID-19 sia attraverso il meccanismo delle Nazioni Unite che a livello bilaterale soprattutto in America Latina.
L'esecutivo spagnolo ha spiegato che la donazione "include un piano logistico e giuridico specifico per ogni contesto umano che deve essere concordato con un controparte umanitario che può assumersi complesse responsabilità sanitarie e legali".
Ha aggiunto che per farlo gli Affari Esteri lavorano con il Ministero della Salute e della Cooperazione spagnola per "sviluppare una strategia condivisa".
"La donazione di vaccini alla popolazione saharawi è programmata e il ministero sta lavorando per trovare il meccanismo più efficace che permette alle dosi di raggiungere la popolazione".