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Documenti falsi e manovre occulte dell'intelligence marocchina contro i Saharawi



Sahara occidentale, 6 marzo 2025 - Nuovi documenti trapelati rivelano come i servizi segreti marocchini abbiano falsificato prove per collegare il popolo saharawi al terrorismo, con l'obiettivo di screditarne la reputazione a livello internazionale.

Il Rapimento e il Coinvolgimento dell'Intelligence Marocchina:

L'8 dicembre 2009, Al-Qaeda nel Maghreb Islamico rivendicò la responsabilità del rapimento di tre operatori umanitari spagnoli. Successivamente, il 22 febbraio 2010, i servizi segreti mauritani arrestarono Omar Sidahmed Hamma, noto come Omar Sahrawi, un cittadino maliano di 52 anni originario della regione di Gao. Ould Sidi, noto per la sua collaborazione con Al-Qaeda nel Maghreb Islamico come autista e commerciante, fu condannato a 12 anni di carcere.

Tuttavia, sotto la pressione delle autorità spagnole, la Mauritania accettò di liberarlo e deportarlo in Mali in cambio della liberazione dei tre ostaggi spagnoli. Il 22 agosto 2010, Albert Vilalta e Rocky Pascual furono rilasciati, mentre la decisione della Mauritania di deportare Omar suscitò il disappunto del Marocco, che tentò di attribuirgli un'origine saharawi per legare i campi profughi di Tindouf al terrorismo.

Il Ruolo dell'Hacker Chris Coleman e i Documenti Falsificati:

Grazie alle rivelazioni dell'hacker Chris Coleman, è stato scoperto che la Direzione Generale degli Studi e della Documentazione (DGED) marocchina aveva falsificato documenti per far apparire Omar come un cittadino saharawi. Questa operazione mirava a diffondere la falsa narrazione secondo cui il popolo saharawi fosse coinvolto in attività terroristiche.

Le informazioni divulgate comprendevano documenti falsificati, accompagnati da un commento intitolato *"Antiterrorismo nel Sahel: i segreti di un gioco astuto"*. La falsificazione comprendeva la modifica dell'anno di nascita di Omar (portandolo al 1978 per farlo coincidere con un altro terrorista maliano), lasciando invariati giorno e mese di nascita. Inoltre, il numero di carta d'identità DNI 54834516 attribuito a Omar risultava completamente inventato e inesistente negli archivi saharawi.

Il Fallimento del Piano Marocchino:

L'obiettivo dell'intelligence marocchina era quello di convincere la comunità internazionale che i campi profughi saharawi fossero un centro di reclutamento per terroristi. Tuttavia, le autorità mauritane conoscevano la verità e deportarono Omar in Mali, smascherando la strategia marocchina.

L'operazione marocchina si inserisce in una strategia più ampia di manipolazione dell'informazione e destabilizzazione regionale. Secondo il documento trapelato, Rabat avrebbe tentato di sfruttare la lotta al terrorismo per accusare i paesi vicini e distogliere l'attenzione dalla sua occupazione illegale del Sahara Occidentale.


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