في اليوم العالمي لضحايا الاختفاء القسري : الاستعمار الاسباني و قوة الاحتلال المغربي مسؤولان عن جرائم الحرب و الإبادة في الصحراء الغربية

Sahara occidentale, 8 marzo 2025 - L'Esercito Popolare di Liberazione Saharawi (ELPS) ha solennemente commemorato il 51° anniversario della caduta in combattimento di Bachir Lahlaui, il primo martire della gloriosa Rivoluzione del 20 maggio. Lahlaui, caduto l'8 marzo 1974 nella lotta contro il colonialismo spagnolo, è divenuto un'icona della resistenza saharawi, un simbolo indelebile della lotta per l'autodeterminazione e l'indipendenza.

Un tributo ai martiri e un omaggio alle donne saharawi:

La Direzione Centrale del Commissariato Politico dell'ELPS, attraverso un comunicato ufficiale, ha reso un profondo omaggio a tutti i martiri della Rivoluzione del 20 maggio, sottolineando il sacrificio di Lahlaui come l'inizio di una lunga e onorevole schiera di eroi saharawi. In concomitanza con la Giornata internazionale della donna, il comunicato ha inoltre celebrato il ruolo cruciale delle donne saharawi, pilastri fondamentali della resistenza e artefici della costruzione di una società libera e indipendente.

Un faro di speranza e resilienza:

La commemorazione di Bachir Lahlaui assume un significato ancora più profondo nel contesto storico attuale, segnato dalla persistenza del conflitto nel Sahara Occidentale e dalla continua lotta del popolo saharawi per il riconoscimento del proprio diritto all'autodeterminazione. Il sacrificio di Lahlaui e di tutti i martiri rappresenta una fonte inesauribile di speranza e ispirazione per le nuove generazioni, che proseguono con determinazione la lotta per la libertà e la giustizia.

L'imperativo della memoria e l'appello alla comunità internazionale:

Il 51° anniversario della caduta di Bachir Lahlaui non è solo un momento di ricordo, ma un'occasione per riaffermare il sostegno alla causa saharawi. È imperativo che la comunità internazionale si adoperi con maggiore impegno per una soluzione pacifica e giusta del conflitto nel Sahara Occidentale, garantendo al popolo saharawi la possibilità di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione e di costruire un futuro di pace e prosperità.