Secondo un comunicato rilasciata dall'Iniziativa Saharawi contro l'occupazione (ISACOM), le forze di occupazione marocchine hanno represso una protesta delle donne sahrawi mentre si stavano preparando a tenere una manifestazione in solidarietà con l'attivista saharawi Sultana Khaya e la sua famiglia, domenica 5 dicembre 2021.
I manifestanti hanno potuto cantare e gridare slogan a favore dell'autodeterminazione e contro l'occupazione marocchina. L'organizzazione non ha segnalato vittime, feriti o detenuti durante la protesta.
La protesta è stata organizzata e indetta dall'ISACOM in solidarietà con la famiglia di Sultana Khaya nella città occupata di Laayoune (Sahara occidentale).
Decine di donne sahrawi nei territori occupati del Sahara occidentale sono vittime di violenze da parte delle forze marocchine a causa del loro pensiero politico.
La violenza contro le donne sahrawi nei territori sotto l'occupazione marocchina è una delle violazioni dei diritti umani più ripetute, che colpisce ogni volta un numero maggiore di persone.
Un gruppo di donne Saharawi membri di Isacom, tra cui Aminatou Haidar sono state aggredite dai paramilitari marocchini nella città di Laayoune.
Le donne Saharawi sono state aggredite violentemente per aver sventolato la bandiera della Repubblica Araba Saharawi Democratica in sostegno all'attivista Sultana Khaya.
L'attivista saharawi, Mina Baali è stata aggredita violentemente dalla polizia marocchina, mentre stava manifestando in solidarietà con Sultana Khaya.