Campi profughi saharawi, 14 marzo 2025 - Con profonda tristezza e immensa gratitudine, il popolo Saharawi rende omaggio a Ibrahim Musa, un uomo di straordinaria statura, la cui vita è stata un faro di speranza e un esempio di dedizione incrollabile. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo lascito di servizio e umanità continuerà a ispirare le generazioni future.
Ibrahim Musa non era semplicemente un medico; era un visionario, un pioniere che ha dedicato la sua esistenza al benessere del suo popolo. In tempi di avversità, quando la natura e le circostanze avverse sembravano insormontabili, egli si ergeva come un baluardo, offrendo cure, conforto e guida.
Il suo impegno nella promozione della salute materna e infantile ha gettato le basi per un sistema sanitario resiliente, capace di affrontare le sfide più ardue. I programmi di vaccinazione da lui supervisionati, riconosciuti e ammirati dall'Unione Africana, testimoniano la sua lungimiranza e la sua capacità di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita.
La sua visione olistica della salute lo ha portato a sviluppare programmi nutrizionali innovativi, garantendo che ogni membro della comunità avesse accesso a una dieta equilibrata e nutriente. I centri di maternità, di assistenza all'infanzia e agli anziani, da lui diretti con passione e competenza, sono diventati simboli di speranza e luoghi di cura e sostegno.
Ibrahim Musa credeva fermamente che la salute fosse un diritto umano fondamentale e che l'umanità fosse un'entità indivisibile. La sua compassione e il suo altruismo non conoscevano confini, e il suo esempio ha ispirato molti a seguire le sue orme.
La sua eredità è scolpita nei cuori di coloro che ha toccato con la sua gentilezza e la sua saggezza. La sua lotta per una vita dignitosa per il suo popolo rimarrà una fonte di ispirazione per le generazioni a venire.
In questo momento di dolore, esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Ibrahim Musa, ai quadri e agli operatori del sistema sanitario Saharawi e a tutto il popolo Saharawi.