La Commissione nazionale saharawi per i diritti umani ha condannato l'attacco contro l'attivista Sultana Khaya e la sua famiglia perpetrato dalle forze di occupazione marocchine, chiedendo "un'azione urgente" per porre un fine al “terrorismo dello Stato marocchino”.
In una dichiarazione, la Commissione ha invitato il Consiglio di sicurezza, il Consiglio per i diritti umani, l'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), l'Unione africana (UA) per intraprendere "azioni e interventi urgenti per porre fine al terrorismo dello Stato di occupazione marocchino nei territori saharawi e salvare la vita alla famiglia di Sultana Khaya.
La Commissione Saharawi per i diritti umani ha lanciato ancora una volta un appello urgente al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, affinché si assuma le sue responsabilità riguardo alla situazione nel Sahara Occidentale.
L'organizzazione saharawi ha inoltre invitato il Comitato internazionale della Croce Rossa, nell'ambito delle sue competenze ai sensi delle pertinenti Convenzioni di Ginevra, a "definire le responsabilità per i crimini commessi nel Sahara occidentale occupato e ad inviare un comitato medico indipendente per fornire le cure fisiche e psicologiche alla famiglia di Sultana Khaya.