L'organizzazione Saharawi contro l'occupazione marocchina (ISACOM) ha invitato gli Stati Uniti d'America ad accelerare il raggiungimento di una soluzione alla questione Saharawi rispettando la volontà del popolo Saharawi.
Secondo una dichiarazione rilasciata da ISACOM, su invito dell'Incaricato d'Affari dell'Ambasciata degli Stati Uniti in Marocco, David Fisher, quest'ultimo ha incontrato il difensore saharawi per i diritti umani e il presidente dell'ISACOM, Aminatuo Haidar, e gli attivisti saharawi Lahcen Dalil, El Ghalia Djimi e Mina Baali.
Durante l'incontro, i membri ISACOM hanno ribadito la loro posizione chiedendo il rispetto della volontà del popolo Saharawi consentendogli di esercitare il suo diritto inalienabile all'autodeterminazione, alla libertà e all'indipendenza, in conformità con le disposizioni del diritto internazionale per la decolonizzazione.
L'incontro ha anche discusso delle gravi violazioni nelle zone occupate del Sahara occidentale, che il regime di occupazione marocchino commette sistematicamente e continuamente contro civili e giornalisti sahrawi, nonché difensori dei diritti umani, in particolare membri dell'ISACOM.
A questo proposito, ISACOM ha evidenziato molti casi, tra cui il caso del difensore dei diritti umani, membro di ISACOM, Sultana Khaya, ritenendo la comunità internazionale e gli Stati Uniti d'America responsabili del deteriorarsi della situazione umanitaria vissuta dalla militante e dalla sua famiglia.