Il 45° EUCOCO è stato caratterizzato dai seminari sulla situazione attuale della guerra nel Sahara occidentale.
Il rappresentante saharawi in Europa, Oubi Bucharaya, ha avvertito che gli attacchi militari sahrawi rispondono a un piano che cerca di "logorare il Marocco in modo duraturo nel tempo".
A ciò si aggiunge un'esercitazione riuscita del corpo diplomatico saharawi che ha permesso di “raggiungere uno scenario favorevole”.
Da parte sua, il presidente della Task Force EUCOCO, Pierre Galand, ha sottolineato l'idea che la lotta politica deve avere una correlazione dentro e fuori il territorio saharawi, essendo fondamentale per coordinare gli sforzi istituzionali e politici della RASD.
"Per quanto riguarda gli sforzi politici, questi devono essere sviluppati parallelamente alla via armata. Non è incompatibile mantenere i nostri attacchi e fare pressione sull'ONU e sul resto della comunità internazionale per rendere effettivo il nostro diritto all'autodeterminazione", aggiunge il diplomatico saharawi.
In questo senso, ha ricordato che occorre intensificare gli sforzi per persuadere, soprattutto i membri del Consiglio di sicurezza, della natura chiara e concisa del conflitto saharawi e del suo status di territorio in attesa di decolonizzazione.
L'unico quadro valido all'interno di questa logica è quello degli Accordi del 1991, dove il Marocco ammetteva il referendum come unica via per risolvere il conflitto.
Nell'area della comunicazione, cercherà di continuare l'opera di divulgazione culturale, il sostegno di personaggi pubblici, l'organizzazione di missioni civili e migliorare la comunicazione interna ed esterna in modo da contrastare la politica della menzogna del regno alawita.
"È fondamentale che il nostro messaggio raggiunga più persone e sempre più con mezzi migliori e più numerosi", ha affermato Galand.