L'Associazione Internazionale dei Giuristi per il Sahara Occidentale (IAJUWS) ha espresso la sua preoccupazione e condanna “l'azione repressiva sistematica e violenta delle forze di polizia marocchine contro l'attivista saharawi e difensore dei diritti umani Sultana Khaya e la sua famiglia”.
In una dichiarazione rilasciata, l'IAJUWS ha ritenuto che "il Marocco sta violando impunemente i diritti della popolazione sahrawi residente in un territorio occupato che è sotto la protezione delle Convenzioni di Ginevra e, soprattutto, della IV Convenzione".
"La famiglia e l'attivista Sultana Khaya sono considerate persone protette dalle Convenzioni di Ginevra, pertanto, le forze di sicurezza marocchine hanno l'obbligo di applicare queste convenzioni e garantire il loro rispetto", si legge nella nota.
Hanno sottolineato che "le forze di sicurezza marocchine hanno agito contro la famiglia Khaya nei modi più crudeli e vili, violando i mandati di questi strumenti legali, in particolare l'articolo 27 della IV Convenzione di Ginevra".
L'Associazione internazionale dei giuristi per il Sahara occidentale indica nella sua dichiarazione che "è stato violato l'articolo 11.4 del protocollo aggiuntivo I alle convenzioni di Ginevra, che considera una grave infrazione".
“Le azioni violente e ripetute delle forze marocchine violano palesemente la IV Convenzione di Ginevra (art. 147 e concordanti) e, inoltre, ai sensi dell'articolo 85.5 del I Protocollo addizionale, tali comportamenti esulano dalla legalità internazionale applicabile e dovrebbero essere considerati crimini di guerra poiché l'occupazione del Sahara occidentale non è terminata”, conclude l'IAJUWS nella sua dichiarazione.
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