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I prigionieri politici saharawi continuano a subire vessazioni quotidiane e privazioni dei loro diritti



Nell'ambito del monitoraggio della situazione sempre più degradante e in peggioramento dei prigionieri politici sahrawi in diverse carceri marocchine, la Lega per la protezione dei prigionieri sahrawi nelle carceri marocchine ha ricevuto informazioni sulle circostanze di alcuni saharawi.

A questo proposito, la sorella del prigioniero politico saharawi, esponente del gruppo Gdeim Izik, Sidi Abdal-la Sidahmed Abhah, ha informato la Lega che suo fratello, le autorità carcerarie hanno vietato  di comunicare telefonicamente con la famiglia. A Sidi Abdal-la Sidahmed Abhah è inoltre vietato farsi curare dal medico del carcere per i necessari controlli medici a causa di dolori di stomaco causati da una cattiva alimentazione.

Allo stesso modo, la Lega per la protezione dei prigionieri sahrawi nelle carceri marocchine ha avuto accesso ad altri rapporti sul prigioniero politico saharawi Mohamed Bamba Daf Saluki, che sta scontando una condanna a un anno nella città di Laayoune. E' stato privato del suo diritto alla comunicazione e al contatto con la famiglia per circa una settimana.

La Lega ha anche ricevuto segnalazioni sulle misure arbitrarie e discriminatorie che altri prigionieri politici sahrawi stanno subendo nelle carceri marocchine, come il caso dell'attivista Abdelmula Mohamed Hafed, che è stato sottoposto a “trattamento pregiudizievole” da parte dei dipendenti del carcere di Oukacha.

Le stesse fonti familiari aggiungono che i dipendenti del carcere locale di Ait Malul e l'assistente sociale hanno proceduto ad aggredire il prigioniero politico saharawi Abdelmula Mohamed Hafed con insulti e minacciando.

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