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La Norvegia sostiene un referendum nel Sahara occidentale



Il ministro degli Esteri norvegese, Ine Eriksen Søreide, ha affermato questo sabato 5 dicembre che la posizione del suo paese riguardo al conflitto nel Sahara occidentale è ferma ed è in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

"A tal proposito, il ministro degli Esteri norvegese ha affermato che le autorità norvegesi, dal 2007, hanno adottato un approccio "preventivo" nei confronti del Sahara occidentale, sotto forma di consulenza ufficiale confermando, tra l'altro, di astenersi da qualsiasi attività sul territorio e altre imprese, investimenti o utilizzo di risorse perché non conformi al diritto internazionale e agli interessi delle popolazioni indigene del Sahara occidentale".


Il capo della diplomazia norvegese ha spiegato che la posizione della Norvegia è un chiaro invito agli attori privati ​​a procedere con cautela e responsabilità sociale nel valutare la loro presenza nel Sahara occidentale.

Per quanto riguarda la nuova situazione nel Sahara occidentale dallo scorso 13 novembre, il ministro degli Esteri Ine Marie Eriksen Søreide ha espresso la preoccupazione del governo norvegese per la ripresa della guerra nel territorio.

Esorta le parti a rispettare il cessate il fuoco del 1991 ed invita le Nazioni Unite a intervenire per una soluzione politica al Sahara occidentale.

Il ministro degli Esteri norvegese si è impegnato a lavorare e contribuire efficacemente a promuovere il piano di insediamento, a partire dal gennaio 2021, quando la Norvegia assumerà la sua missione di membro non permanente del Consiglio di sicurezza di Nazioni Unite.

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