La ONG italiana, CISP, ha sottolineato il fallimento dell'ONU nel suo ruolo nell'applicazione del diritto internazionale nel Sahara occidentale, ribadendo che l'organizzazione delle Nazioni Unite deve adempiere la sua missione di organizzare un referendum sull'autodeterminazione nel Sahara occidentale e di aiutare i rifugiati saharawi.
L'Ong italiana, che da 35 anni segue da vicino le sofferenze del popolo saharawi in esilio, ha espresso la sua "profonda" preoccupazione per il fallimento dell'accordo di cessate il fuoco nel Sahara occidentale.
A tal fine, il CISP ha avvertito che la ripresa della lotta armata avrebbe un impatto “ingiustificato” sui profughi saharawi.
La ONG chiede alle Nazioni Unite la nomina di un nuovo inviato speciale del Segretario generale delle nel Sahara occidentale.
Infine, ha espresso l'auspicio che siano soddisfatte le condizioni per un ritorno ai negoziati, che devono essere in conformità con il principio di autodeterminazione del popolo saharawi.
