Secondo le informazioni ricevute dalla famiglia di Ahmed Sbaai, il prigioniero politico saharawi del gruppo Gdeim Izik ha avuto gravi difficoltà respiratorie ed è stato portato in ospedale per ricevere ossigeno.
Sbaai è stato rimandato alla prigione di Kenitra poco dopo, senza adeguata assistenza medica o monitoraggio da parte del personale medico della prigione.
Come tutti i prigionieri del gruppo, Sbaai è stato sottoposto a torture estreme, nonostante la sua preesistente malattia cardiaca.
Maitre Ouled, avvocato di questi prigionieri, ha ricordato che dalla sentenza del luglio 2017, ha continuato a inviare denunce alle autorità marocchine sulle condizioni di salute degradanti del gruppo e sulla negligenza medica intenzionale di cui sono vittime.
Numerosi prigionieri saharawi hanno in corso denunce al Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura. Sebbene siano state concesse misure urgenti a tutte le denunce, finora il Marocco non ha rispettato nessuna di esse.
Maitre Ouled ha espresso preoccupazione per l'integrità fisica e psicologica dei suoi clienti. Ha aggiunto che le autorità marocchine hanno ampiamente dimostrato di non voler rispettare i loro impegni internazionali.