Kampala, 29 ottobre 2025 – Il dibattito sulla risoluzione del conflitto nel Sahara Occidentale si è intensificato in seguito a una ferma condanna da parte della società civile africana. L'Uganda Solidarity Movement with Western Sahara (Movimento di Solidarietà dell'Uganda con il Sahara Occidentale) ha rilasciato oggi una dichiarazione ufficiale in cui respinge con forza la recente bozza di risoluzione degli Stati Uniti, fatta circolare al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il Movimento ugandese definisce la bozza statunitense una "palese deviazione dal diritto internazionale consolidato e dai principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite", sollevando preoccupazioni significative riguardo l'integrità del processo di pace dell'ONU.
Il Diritto all'Autodeterminazione in Pericolo:
Il fulcro della critica riguarda la percezione che la bozza elevi unilateralmente la proposta di autonomia del Marocco a "quadro esclusivo per i negoziati". Secondo la dichiarazione, questa mossa equivarrebbe a mettere da parte il "diritto inalienabile del popolo saharawi all'autodeterminazione".
"Questa bozza mina decenni di impegni assunti dalle Nazioni Unite, tra cui l'accordo di cessate il fuoco del 1991 e il mandato della MINURSO di facilitare un referendum libero ed equo sull'indipendenza," si legge nel testo.
Il Movimento di Solidarietà riafferma che il diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza nazionale è "non negoziabile". Tale posizione è sostenuta da numerose risoluzioni dell'Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, oltre che dal parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia del 1975.
Appello all'Integrità e al Diritto Internazionale:
L'organizzazione africana ha rivolto un appello diretto al governo degli Stati Uniti, in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza. La dichiarazione sottolinea il "solenne obbligo" degli Stati Uniti di rispettare gli imperativi giuridici internazionali, anziché dare priorità a:
- Accordi bilaterali.
- Opportunismi geopolitici.
Questi ultimi, secondo il Movimento, non farebbero che "perpetuare l'occupazione e negare la decolonizzazione" del territorio.
Richiesta di Ritiro o Revisione Immediata:
Il Movimento di Solidarietà dell'Uganda ha invitato gli Stati Uniti a "ritirare o rivedere immediatamente questa bozza per allinearla al diritto internazionale", sostenendo l'urgente necessità di onorare il referendum atteso da tempo sotto l'egida delle Nazioni Unite.
In conclusione, la dichiarazione del Movimento, firmata dal Presidente Emmanuel Clark Tulengera, si chiude con una nota di incrollabile supporto:
"Il Movimento di Solidarietà dell'Uganda esprime la sua incrollabile solidarietà alla Repubblica Araba Saharawi Democratica e al suo popolo nella lotta per la libertà e la dignità. L'autodeterminazione non è una concessione: è un diritto che deve essere onorato."
La condanna da Kampala evidenzia una crescente preoccupazione a livello internazionale circa l'orientamento delle Nazioni Unite e dei suoi membri chiave nella gestione di uno dei conflitti di decolonizzazione più longevi dell'Africa.
