La Rioja (Spagna), 23 luglio 2025 – In un clima di accoglienza e solidarietà, il presidente del Governo di La Rioja, Gonzalo Cabellón, ha ricevuto martedì 22 luglio ufficialmente i bambini saharawi ospitati nella regione nell’ambito del programma umanitario "Vacanze in Pace". Un’iniziativa che da anni unisce famiglie, istituzioni e movimenti di solidarietà in un gesto concreto di vicinanza al popolo saharawi.
Alla cerimonia di accoglienza, svoltasi presso la sede del governo regionale, hanno partecipato anche José Luis Pérez Pastor, Ministro della Cultura, del Turismo, dello Sport e della Gioventù, Rodrigo Tejero, Direttore della Cooperazione Internazionale e dei Centri all'Estero, rappresentanti dell’Associazione degli Amici del Popolo Saharawi, famiglie ospitanti e Mohamed Lebat, rappresentante del Fronte Polisario a La Rioja.
Nel suo intervento, il presidente Cabellón ha espresso gratitudine verso le famiglie che ogni estate accolgono i piccoli ambasciatori saharawi, sottolineando il valore umano e politico di questa iniziativa: “La vostra causa è giusta. Dopo quasi cinquant’anni di esilio e sofferenze, è tempo di dare voce alla giustizia e alla solidarietà. La Rioja continuerà a sostenervi.”
José Thomas, presidente dell’Associazione di Amicizia con il Popolo Saharawi, ha ringraziato il governo locale, le famiglie e i volontari per il loro impegno nell’offrire ai bambini non solo un soggiorno piacevole, ma anche visite mediche, cure necessarie e un contatto più diretto con la lingua spagnola, seconda lingua del popolo saharawi.
Il rappresentante del Fronte Polisario, Mohamed Lebat ha ricordato che il programma Vacanze in Pace va ben oltre il semplice scambio culturale: “Accogliere questi bambini significa coltivare una cultura della pace e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della convivenza tra i popoli. È un passo per costruire un futuro di giustizia e libertà.”
Lebat ha inoltre ringraziato il governo di La Rioja per il continuo appoggio, ricordando la recente visita istituzionale di rappresentanti regionali alle istituzioni della Repubblica Saharawi, gesto concreto di vicinanza politica e umana.
Intervenendo alle domande dei giornalisti, il rappresentante saharawi ha poi ribadito un concetto centrale nella questione del Sahara Occidentale: “La Spagna è parte del problema. È giunto il momento che diventi parte della soluzione, assumendosi la responsabilità politica, storica e giuridica che le compete.”
L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione collettiva sulla lotta del popolo saharawi, unendo istituzioni, associazioni e cittadini nel nome della giustizia, della solidarietà e del diritto all’autodeterminazione.
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