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Il Governo Saharawi al Portogallo: Sostenga la legalità internazionale e il diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi



Campi profughi saharawi, 23 luglio 2025 – In seguito alla recente dichiarazione congiunta rilasciata dal governo portoghese e dal Regno del Marocco, il Ministero degli Affari Esteri e Africani della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) ha diffuso un comunicato ufficiale in cui esprime forte preoccupazione per l’atteggiamento del Marocco e richiama il Portogallo a una posizione coerente con i principi del diritto internazionale e della sua stessa storia.

Nel documento, il governo saharawi sottolinea come il Marocco stia proseguendo nei suoi tentativi di coinvolgere altri paesi nella sua politica di occupazione del Sahara Occidentale, cercando di legittimare un’occupazione illegale condannata dalle risoluzioni delle Nazioni Unite, dalle sentenze di corti internazionali e regionali e da numerosi organismi internazionali.

"Il Regno del Marocco – si legge nel comunicato – continua a eludere l'accordo bilaterale concluso con la parte saharawi sotto l’egida delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione per l’Unità Africana, che prevedeva l’organizzazione di un referendum di autodeterminazione quale soluzione pacifica e realistica al conflitto, in grado di porre fine a decenni di guerra e instabilità nella regione."

Il governo saharawi ricorda al Portogallo la sua posizione storica e di principio a sostegno del diritto all’autodeterminazione del popolo di Timor Est, opponendosi fermamente all’occupazione e all’annessione del suo territorio da parte dell’Indonesia. Tale posizione – continua il comunicato – ha contribuito in modo determinante al processo delle Nazioni Unite che ha portato alla consultazione popolare sotto supervisione internazionale e, infine, alla creazione dello Stato indipendente di Timor Est.

"In linea con quella storica presa di posizione – afferma il Ministero – ci aspettiamo che il Portogallo e tutte le sue forze politiche e sociali si schierino oggi dalla parte della legalità, del diritto internazionale e della difesa dei diritti umani, sostenendo anche per il popolo saharawi il diritto all’autodeterminazione e all’indipendenza."

Il comunicato si conclude con un richiamo alla stessa Costituzione della Repubblica Portoghese, che riconosce esplicitamente il diritto dei popoli all’autodeterminazione, oltre a ribadire gli obblighi derivanti dalle convenzioni e dagli strumenti internazionali ratificati dal Portogallo.

La posizione espressa dal governo saharawi è un appello alla coerenza etica e politica, in un momento in cui la questione del Sahara Occidentale continua a rappresentare una delle crisi di decolonizzazione più lunghe e irrisolte al mondo.

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