Sahara occidentale, 17 marzo 2025 - In un episodio che acuisce le tensioni internazionali, le autorità marocchine hanno nuovamente impedito sabato 15 marzo l'ingresso nel Sahara Occidentale occupato a una delegazione di osservatori legali internazionali. L'azione, che ha bloccato l'accesso a membri dell'Associazione Internazionale dei Giuristi per il Sahara Occidentale (IAJUWS) e del Consiglio Generale degli Avvocati Spagnoli, solleva gravi preoccupazioni riguardo al rispetto dei diritti umani e alla trasparenza nel territorio conteso.
La delegazione, composta dagli avvocati Lola Travieso Darias e Flora Marrero Ramos, e dal tecnico Silvestre Suárez Fernandez, era giunta per monitorare la situazione dei diritti umani e le condizioni dei prigionieri politici Saharawi, nonché per esprimere solidarietà alle loro famiglie. Tuttavia, al loro arrivo, sono stati immediatamente respinti e rimpatriati all'aeroporto di Las Palmas, nelle Isole Canarie.
Questo episodio si inserisce in una serie di restrizioni imposte dal Marocco, che dal 2014 ha intensificato il blocco militare e mediatico sul Sahara Occidentale. Numerose organizzazioni internazionali, inclusi relatori delle Nazioni Unite e l'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani, si sono viste negare l'accesso al territorio, alimentando preoccupazioni globali sulla situazione dei diritti umani.
L'IAJUWS ha condannato fermamente l'azione, definendola una chiara violazione del diritto internazionale e un ostacolo al lavoro degli osservatori indipendenti. L'associazione ha inoltre lanciato un appello alla comunità internazionale, sollecitando una presa di posizione decisa e pressioni sul Marocco affinché rispetti i diritti umani nel Sahara Occidentale.
La ripetuta ostruzione all'accesso di osservatori internazionali, inclusi membri del Parlamento Europeo, suggerisce un tentativo di occultare la reale situazione sul campo. Questi atti minano gli sforzi per una soluzione pacifica e duratura del conflitto, e sollevano interrogativi sulla volontà del Marocco di aderire agli standard internazionali in materia di diritti umani.
La comunità internazionale osserva con crescente allarme questi sviluppi, che rischiano di esacerbare ulteriormente le tensioni nella regione. La libertà di movimento e l'accesso all'informazione sono diritti fondamentali, e la loro sistematica violazione rappresenta un serio ostacolo alla tutela dei diritti umani e alla ricerca di una soluzione giusta e duratura per il Sahara Occidentale.