Sahara occidentale, 20 marzo 2025 - L'Unione dei Giornalisti e degli Scrittori Saharawi (UJES) ha lanciato un allarme urgente, condannando con fermezza l'ennesimo atto di violenza perpetrato dalle forze di occupazione marocchine contro la giornalista Saliha Boutenguiza e l'attivista Mahfouza Bamba Lefkir. L'incidente, avvenuto nella città occupata di El Aaiún, segna un'escalation preoccupante nella repressione della libertà di stampa e di espressione nel Sahara Occidentale.
Dettagli dell'Aggressione:
Secondo la testimonianza di Boutenguiza, l'aggressione si è verificata in via Smara, nel cuore di El Aaiún. Agenti delle forze di sicurezza marocchine hanno deliberatamente preso di mira le due donne, sottoponendole a un'umiliazione pubblica. "Ci hanno insultate e molestate, spruzzandoci acqua addosso in parti sensibili del corpo", ha dichiarato la giornalista. Questo atto, avvenuto durante il mese sacro del Ramadan, è stato interpretato come un tentativo intenzionale di umiliare e intimidire le attiviste.
Un Modello di Repressione:
L'attacco segue un episodio simile avvenuto un anno fa, sempre durante il Ramadan, quando Boutenguiza e Bamba Lefkir furono aggredite nella stessa città. Questo schema di violenza ripetuta evidenzia una strategia deliberata delle autorità marocchine per sopprimere il dissenso e mettere a tacere le voci critiche.
Reazione dell'Unione dei Giornalisti e degli Scrittori Saharawi:
L'UJES ha rilasciato una dichiarazione in cui denuncia con forza la persecuzione sistematica dei giornalisti e degli attivisti saharawi. L'organizzazione ha chiesto alla comunità internazionale e alle organizzazioni per i diritti umani di intervenire urgentemente per proteggere la libertà di stampa nel Sahara Occidentale. In particolare, l'UJES ha sollecitato:
- Monitoraggio Internazionale: Un'indagine indipendente sulle violazioni dei diritti umani nei territori occupati.
- Accesso ai Media: L'apertura del Sahara Occidentale a osservatori internazionali e media indipendenti.
- Pressione sul Marocco: Azioni concrete per spingere il Marocco a rispettare la libertà di stampa e i diritti umani.
Contesto della Repressione:
La repressione contro i giornalisti saharawi si inserisce in un contesto più ampio di violazioni dei diritti umani nel Sahara Occidentale. Il Marocco esercita un controllo ferreo sui territori occupati, reprimendo qualsiasi forma di resistenza pacifica. La libertà di stampa è gravemente limitata, e i giornalisti che osano criticare l'occupazione rischiano arresti, detenzioni arbitrarie e violenze.
Appello alla Comunità Internazionale:
L'UJES ha lanciato un appello accorato alla comunità internazionale, chiedendo un'azione decisa per porre fine alla repressione nel Sahara Occidentale. La protezione dei giornalisti e degli attivisti saharawi è fondamentale per garantire il rispetto dei diritti umani e la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto.