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Sahara Occidentale: la sentenza della Corte di Giustizia UE che fa tremare Ryanair


Sahara occidentale, 15 febbraio 2025 - Il gruppo parlamentare Sumar ha lanciato una sfida a Ryanair, chiedendo la cancellazione della sua rotta tra la Spagna e la città di Dakhla nel Sahara Occidentale occupato. La richiesta fa leva sulla recente sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) che ha annullato l'accordo di pesca tra UE e Marocco, aprendo un nuovo capitolo nella complessa questione del Sahara Occidentale.

Un precedente cruciale:

La sentenza della CGUE, secondo Tesh Sidi (Más Madrid), deputato di Sumar, rappresenta un "precedente" che Ryanair non può ignorare. La decisione della Corte, infatti, mette in discussione la legittimità dell'occupazione del territorio saharawi da parte del Marocco e impone alle aziende di nonNormalizzare tale situazione. "Insabbiare l'occupazione ha delle conseguenze", ha dichiarato Sidi, sottolineando l'importanza di rispettare il diritto internazionale.

La proposta di Sumar per l'attuazione della sentenza:

In una conferenza stampa con il deputato Toni Valero (Izquierda Unida), Sidi ha presentato una proposta non legislativa al governo spagnolo per dare attuazione alla sentenza della CGUE del 4 ottobre. La mozione chiede:

- La sospensione delle importazioni di prodotti agricoli e ittici provenienti dal Sahara Occidentale non conformi al diritto internazionale.

- Un'etichettatura trasparente per identificare l'origine di prodotti come meloni, pomodori e cetrioli.

- Il risarcimento degli agricoltori spagnoli danneggiati dall'esecuzione della sentenza.

- Misure correttive a favore del popolo Saharawi, a causa dei danni derivanti da precedenti accordi commerciali.

Il Fronte Polisario, unico interlocutore legittimo:

Valero ha ricordato che la sentenza riconosce il Fronte Polisario come l'unico interlocutore legittimo del popolo saharawi e che l'UE non può considerare la popolazione residente nei territori occupati come rappresentante della volontà saharawi. Ha inoltre denunciato come il saccheggio delle risorse saharawi generi concorrenza sleale nel mercato spagnolo, con i prodotti saharawi che entrano in Spagna come se fossero marocchini.

Una vittoria per il diritto internazionale:

La decisione della CGUE rappresenta una pietra miliare nella lotta per il riconoscimento dei diritti del popolo saharawi, ribadendo che il Marocco non ha sovranità sul territorio e che qualsiasi accordo deve avere il consenso del popolo saharawi. L'appello di Sumar a Ryanair, infine, rafforza la necessità che le aziende rispettino il diritto internazionale e non contribuiscano alla normalizzazione dell'occupazione.

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