America latina, 18 febbraio 2025 - La Piattaforma Latinoamericana e Caraibica di Solidarietà con il Popolo Saharawi (PLACSO) ha rilasciato una dichiarazione in occasione della Giornata Mondiale di Solidarietà con le Donne Saharawi, celebrata il 18 febbraio. In essa, la piattaforma ha ribadito il suo fermo sostegno alla lotta del popolo saharawi e delle sue donne per l'autodeterminazione e l'indipendenza.
La PLACSO ha denunciato con forza l'occupazione marocchina del Sahara Occidentale, definendola "illegale e forzata". Ha inoltre condannato i tentativi del Marocco di legittimare tale occupazione attraverso azioni di propaganda e disinformazione in America Latina e nei Caraibi.
"Chiediamo la fine immediata dell'occupazione illegale del Sahara Occidentale e la cessazione delle sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate contro il popolo saharawi", ha dichiarato la PLACSO. "In particolare, denunciamo la repressione e le molestie sessuali subite dalle donne saharawi, leader e difensori dei diritti umani, da parte degli agenti dello Stato marocchino".
La piattaforma ha espresso profonda preoccupazione per la situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale, sottolineando come l'occupazione marocchina ostacoli lo sviluppo sociale, economico e politico del popolo saharawi. Ha inoltre evidenziato le difficili condizioni di vita nei campi profughi saharawi, dove migliaia di persone sono costrette a vivere da decenni a causa del conflitto.
La PLACSO si è impegnata a intensificare i propri sforzi per sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale sulla lotta del popolo saharawi, attraverso iniziative di informazione e mobilitazione sui media e sui social network. Ha inoltre promesso di rafforzare la collaborazione con altre organizzazioni internazionali e movimenti di solidarietà per promuovere una soluzione pacifica e giusta al conflitto del Sahara Occidentale, nel rispetto del diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi.
La dichiarazione si conclude con un appello alla comunità internazionale affinché eserciti maggiori pressioni sul Marocco affinché rispetti i diritti umani nel Sahara Occidentale e si impegni in un dialogo costruttivo con il Fronte Polisario, rappresentante legittimo del popolo saharawi, al fine di raggiungere una soluzione politica negoziata che garantisca l'autodeterminazione e l'indipendenza del Sahara Occidentale.