Bruxelles, (Belgio), 29 gennaio 2025 - Si è tenuta martedì 29 gennaio una sessione a porte chiuse presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles tra una delegazione del Fronte Polisario, legittimo rappresentante del popolo saharawi, e il Gruppo di lavoro sul Maghreb della Commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo. Al centro del dibattito, le recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre 2024, che hanno respinto i ricorsi della Commissione e del Consiglio dell'Unione Europea, confermando le precedenti decisioni del Tribunale di settembre 2021.
Le sentenze della Corte riconoscono lo status giuridico del Sahara Occidentale come territorio "separato e distinto dal Regno del Marocco" e riaffermano la sovranità del popolo saharawi sulle proprie risorse naturali, in linea con il suo diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza.
Il Fronte Polisario ha espresso apprezzamento per queste decisioni storiche, auspicando che segnino l'inizio di un percorso di collaborazione con l'Unione Europea nel rispetto delle sentenze della Corte.
"Il Fronte Polisario è pronto a sedersi al tavolo delle trattative con l'Unione Europea per raggiungere un accordo che rispetti le decisioni della Corte e garantisca gli interessi del popolo saharawi, che detiene la sovranità permanente sulle risorse naturali del Sahara Occidentale", ha dichiarato Mohamed Salem Salek all'Agenzia stampa Saharawi.
Il Fronte Polisario confida che questo passo possa avviare un dialogo costruttivo con la parte europea, aprendo la strada a un ruolo positivo dell'Unione Europea nella promozione di una soluzione pacifica e giusta nel Sahara Occidentale, basata sul diritto internazionale.
In questo contesto, il capo della delegazione del Fronte Polisario ha reso noto che il Segretario Generale del Fronte Polisario e Presidente della Repubblica, Brahim Ghali, ha inviato un messaggio al Presidente di turno dell'Unione Europea, il Primo Ministro della Polonia, ribadendo la disponibilità del Fronte Polisario a negoziare con l'Unione Europea nel rispetto delle decisioni della Corte di Giustizia Europea.