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Marocco e terrorismo di Stato nei territori occupati: La denuncia del Rappresentante Saharawi



New York (Nazioni Unite), 27 gennaio 2025 - Sidi Mohamed Omar, rappresentante del Fronte POLISARIO presso le Nazioni Unite e coordinatore presso la MINURSO, ha denunciato il Marocco come sponsor ed esportatore di terrorismo, accusandolo di praticare sistematicamente il terrorismo di Stato nei territori occupati della Repubblica Saharawi sin dall'inizio dell'occupazione illegale, avvenuta nell'ottobre 1975.

In una dichiarazione rilasciata a Radio Algérie Internationale, il diplomatico saharawi ha descritto le violazioni sistematiche dei diritti umani e gli atti di violenza perpetrati dal regime marocchino nei confronti della popolazione saharawi. Ha evidenziato l'uso di metodi brutali come la pulizia etnica e il genocidio, ricordando che molti civili saharawi sono stati sepolti vivi in fosse comuni o gettati da elicotteri. Inoltre, ha sottolineato come il regime marocchino continui a utilizzare pratiche quotidiane di terrore, abusi, torture e una politica di terra bruciata per mantenere il controllo sul Sahara Occidentale occupato.

“Quando parliamo del Marocco come stato occupante, ci riferiamo a uno stato canaglia, sponsor ed esportatore di terrorismo nella nostra regione e oltre,” ha dichiarato Sidi. Ha citato come esempio gli attacchi terroristici compiuti da cittadini marocchini in diverse città europee, tra cui Madrid (marzo 2004), Parigi (novembre 2015), Bruxelles (marzo 2016), Londra (giugno 2017), Barcellona (agosto 2017) e Turku in Finlandia (agosto 2017).

Il coinvolgimento diretto di cittadini marocchini in gruppi terroristici è un fatto documentato e riconosciuto dallo stesso regime marocchino. Nel 2014, il capo della Direzione generale marocchina per gli studi e la documentazione ha dichiarato al Comitato antiterrorismo del Consiglio di Sicurezza che, in quel momento, 1.203 combattenti marocchini si trovavano in Siria. Tuttavia, secondo diverse fonti, tra cui l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), il numero effettivo di marocchini che si uniscono a gruppi terroristici transnazionali è significativamente più alto di quanto ufficialmente riportato.

Il rappresentante del Fronte POLISARIO ha inoltre accusato il Marocco di alimentare il terrorismo attraverso il traffico di droga, in particolare la resina di cannabis (hashish) marocchina, che rappresenta una delle principali fonti di finanziamento per i gruppi terroristici transnazionali. Questi gruppi, finanziati dalla droga marocchina, costituiscono una grave minaccia per la sicurezza e la stabilità della regione e oltre.

Queste affermazioni, sostenute da dati e rapporti documentati, sottolineano il ruolo del Marocco come elemento destabilizzante nella regione e mettono in evidenza la necessità di un'azione internazionale per fermare le violazioni dei diritti umani e il sostegno al terrorismo nei territori occupati del Sahara Occidentale.

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