Campi profughi saharawi, 7 gennaio 2025 - La Conferenza Annuale sulle Relazioni Estere del Fronte Polisario si è conclusa lunedì 6 gennaio, dopo tre giorni di intense discussioni e deliberazioni volte a ottimizzare il lavoro diplomatico e i suoi meccanismi. L'evento ha visto la partecipazione del membro del Segretariato Nazionale, il Primo Ministro Buchraya Beyoun, insieme a numerosi altri membri del Segretariato Nazionale e del corpo diplomatico.
La conferenza, iniziata il 4 gennaio presso il Ministero degli Affari Esteri sotto la supervisione del Presidente della Repubblica e Segretario Generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, ha offerto una piattaforma per un'analisi approfondita di tutti gli aspetti del lavoro diplomatico e delle sue prospettive future. Erano presenti anche rappresentanti di entità partner negli affari esteri.
L'ultimo giorno della conferenza è stato dedicato a discussioni generali sul lavoro svolto dalle riunioni specializzate che si sono tenute a margine dell'evento. Un momento significativo è stata la presentazione del rappresentante del Fronte Polisario in Svizzera, presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali a Ginevra, Oubi Buchraya, sulla recente sentenza della Corte Europea. Oubi ha sottolineato l'importanza cruciale di questa sentenza dal punto di vista legale, definendola una conquista storica per il popolo Sahrawi.
I partecipanti hanno poi ascoltato il resoconto dei risultati e delle deliberazioni della Conferenza, presentato da Mohamed Salem Salek, membro della Segreteria Nazionale responsabile del Comitato per le Relazioni Estere. I comitati specializzati, riuniti parallelamente alla conferenza, hanno raggiunto un consenso unanime sulla necessità di intensificare gli sforzi e rafforzare l'azione diplomatica in tutte le missioni internazionali.
I rapporti presentati durante la conferenza hanno evidenziato una serie di successi ottenuti nonostante la continua propaganda del Marocco, descritta come basata su "menzogne e inganni" nel tentativo di occultare la sua precaria posizione giuridica. In particolare, è stato ribadito il mancato riconoscimento della sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale da parte della comunità internazionale.