Pretoria (Sudafrica), 7 settembre 2024 - I partiti della coalizione al governo in Sudafrica hanno organizzato venerdì 6 settembre un seminario di solidarietà presso la sede dell'Unione dei Lavoratori dell'Istruzione e della Sanità, in collaborazione con l'ambasciata saharawi a Pretoria. L'incontro ha esortato le Nazioni Unite ad accelerare il processo di decolonizzazione del Sahara Occidentale, promuovendo un referendum per il popolo saharawi e ponendo fine all'ultimo capitolo del colonialismo in Africa.
I partecipanti, rappresentanti dell'African National Congress (ANC), del Partito Comunista Sudafricano, del Congress of South African Trade Unions (COSATU), dell'Education and Health Workers' Union, nonché di varie organizzazioni giovanili e del South African Solidarity Movement with the Saharawi People, hanno espresso unanime sostegno alla resistenza del popolo saharawi per la piena indipendenza dall'occupazione marocchina.
Tra i relatori spiccava l'ex generale sudafricano Keith Mokoape, presidente del Movimento di Solidarietà con il Popolo Saharawi, che ha ricordato l'amicizia e la solidarietà storiche tra il popolo saharawi e sudafricano nella lotta contro l'apartheid. Mokoape ha menzionato il supporto offerto dalla Repubblica Araba Saharawi Democratica al Sudafrica durante la resistenza al regime razzista, sottolineando che lui stesso fece parte di unità addestrate da militari saharawi. Ha denunciato con forza le politiche coloniali marocchine e lo sfruttamento delle risorse saharawi, in collaborazione con potenze internazionali.
Il generale ha ribadito l’importanza dell'Unione Africana nel rispettare i suoi principi di liberazione dal colonialismo e ha invitato l'Unione a imporre sanzioni al Marocco per la sua occupazione illegale del Sahara Occidentale.
L’avvocato Magdalene Moonsamy ha affrontato le dimensioni legali della questione saharawi, richiamando le risoluzioni delle Nazioni Unite e i pareri della Corte Internazionale di Giustizia, tutti concordi nel considerare il Marocco una potenza occupante senza legittimità sul Sahara Occidentale. Moonsamy ha denunciato la continua violazione dei diritti umani nella regione occupata e ha esortato la società civile sudafricana a sostenere attivamente la causa saharawi.
L'ambasciatore saharawi in Sudafrica, Mohamed Yeslem Beissat, ha chiuso il seminario con un discorso sui recenti sviluppi politici e militari della lotta saharawi, ribadendo la determinazione del suo popolo a continuare la resistenza fino alla liberazione totale del territorio.
L'evento ha visto la partecipazione di rappresentanti dei partiti della coalizione di governo, membri dei sindacati, giovani e studenti, oltre a diplomatici accreditati in Sudafrica.
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