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L'associazione Sahrawi chiede giustizia per le sparizioni forzate nel Sahara Occidentale


Sahara occidentale, 4 settembre 2024 - L'Associazione Sahrawi delle Vittime di Gravi Violazioni dei Diritti Umani commesse dallo Stato Marocchino (ASVDH) ha rinnovato il suo appello affinché vengano perseguiti i responsabili dei crimini di rapimento e sparizione forzata nel Sahara Occidentale occupato.
In una dichiarazione rilasciata il 4 settembre 2024, l'associazione ha espresso la sua incrollabile solidarietà con le vittime e ha esortato la comunità internazionale ad agire.

Un'eredità di violazioni dei diritti umani:

Per oltre cinque decenni, l'occupazione marocchina del Sahara Occidentale è stata segnata da gravi violazioni dei diritti umani, tra cui diffuse sparizioni forzate. Questi atti, classificati come crimini di guerra, crimini contro l'umanità e persino genocidio ai sensi del diritto internazionale, hanno causato la scomparsa o la morte di migliaia di Sahrawi.

L'ASVDH ha evidenziato la politica delle sparizioni forzate dello stato marocchino come una tattica per mettere a tacere il dissenso e instillare paura tra il popolo saharawi. L'associazione ha condannato la recente demolizione di un intero quartiere saharawi, un atto che ha definito un crimine di guerra.

Un appello alla giustizia:

La dichiarazione dell'ASVDH delinea diverse richieste chiave, tra cui:

Divulgazione del destino: l'associazione chiede che venga resa nota la sorte degli scomparsi e che le salme vengano restituite alle loro famiglie.

Perseguimento dei responsabili: l'ASVDH chiede che i responsabili delle sparizioni forzate vengano perseguiti e che venga posta fine all'impunità.

Risarcimento per le vittime: i sopravvissuti e le famiglie degli scomparsi dovrebbero ricevere un risarcimento, tra cui indennizzi e restituzioni.

Intervento internazionale: l'associazione esorta le Nazioni Unite e il Consiglio di sicurezza ad agire per porre fine alle violazioni dei diritti umani nel Sahara occidentale.

Il ruolo della Spagna:

L'ASVDH ritiene la Spagna, in quanto ex potenza coloniale, responsabile delle continue violazioni dei diritti umani nel Sahara Occidentale. L'associazione sostiene che la Spagna ha la responsabilità di non aver decolonizzato il territorio e di aver permesso al Marocco di commettere atrocità contro il popolo saharawi.

La dichiarazione dell'Associazione Saharawi funge da potente promemoria delle sofferenze in corso del popolo Sahrawi. Chiedendo giustizia per le vittime di sparizioni forzate e altre violazioni dei diritti umani, l'ASVDH chiede alla comunità internazionale di adottare misure concrete per porre fine al conflitto nel Sahara Occidentale e garantire il rispetto dei diritti umani del popolo Sahrawi.

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