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Aumento delle tensioni nel Sahara Occidentale: Marocco distrugge case e sfollati Sahrawi


Sahara occidentale, 28 agosto 2024 - Il Ministero delle Aree Occupate e della Diaspora della Repubblica Saharawi ha denunciato con forza la nuova ondata di violenza perpetrata dalle autorità marocchine nel Sahara Occidentale occupato. In un'escalation senza precedenti, le forze di occupazione hanno raso al suolo l'insediamento di Lemrayat, a sud-est della città di El Aaiún, costringendo centinaia di civili saharawi a fuggire dalle proprie case in rovina.

L'attacco, avvenuto lunedì 26 agosto, si inserisce in una strategia sistematica di pulizia etnica volta a sradicare la popolazione saharawi e a consolidare il controllo del Marocco sui territori occupati. Bulldozer hanno demolito abitazioni, bruciando averi e lasciando intere famiglie senza un tetto. Questa barbarie, paragonabile alle pratiche di colonizzazione attuate dai sionisti in Palestina, sfida apertamente le norme del diritto internazionale umanitario e le risoluzioni delle Nazioni Unite.

La Repubblica Saharawi condanna fermamente queste azioni criminali e invita la comunità internazionale a intervenire con urgenza. È fondamentale che l'ONU e l'Unione Africana condannino senza riserve le violazioni dei diritti umani commesse dal Marocco e adottino misure concrete per porre fine all'occupazione del Sahara Occidentale. Il popolo saharawi, nonostante le sofferenze, non cederà nella sua lotta per l'autodeterminazione e l'indipendenza.





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