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Conferenza di diritto internazionale a Mosca: il caso del Sahara Occidentale


Mosca (Russia), 25 marzo 2024 - L'Università statale di diritto di Mosca ha ospitato la sua annuale conferenza per studenti e ricercatori di diritto internazionale. Durante cinque giorni, i partecipanti hanno discusso una serie di importanti argomenti relativi all'organizzazione internazionale, al suo Consiglio di Sicurezza e ai suoi rami fondamentali.

Più di 250 studenti e ricercatori russi hanno preso parte al simposio, affrontando temi e questioni internazionali come i diritti umani, il diritto dei popoli all'autodeterminazione e altri.

Il primo giorno ha visto la partecipazione del dottorando sahrawi Samo Ami Deh, che ha tenuto una conferenza sulla questione del Sahara Occidentale nel Consiglio di Sicurezza e sul suo status dal punto di vista del diritto internazionale moderno. I partecipanti hanno sottolineato l'importanza di aderire alle risoluzioni dell'ONU e di rispettare gli accordi da essa conclusi e sponsorizzati, come l'accordo di pace tra il Fronte Polisario e lo Stato di occupazione marocchino. Hanno anche denunciato la politica dei doppi standard praticata da alcuni importanti paesi del Consiglio di Sicurezza, che ostacola gli accordi di pace in molte regioni del mondo.

L'ultimo giorno è stato caratterizzato da una mostra di immagini che illustrano la lotta del popolo sahrawi. Il vice ambasciatore algerino presso la Federazione Russa, Mohamed Soumani, ha espresso il sostegno dell'Algeria alla legittimità internazionale e alla necessità che il Marocco rispetti il ​​diritto internazionale e conferisca al popolo saharawi il diritto all'autodeterminazione. Ha inoltre sottolineato il ruolo positivo e costruttivo della Russia nel Consiglio di Sicurezza sulla questione del Sahara Occidentale.

Attraverso tecniche di comunicazione a distanza, il dottor Ali Salem Mohamed Fadel, rappresentante del Fronte Polisario nella Federazione Russa, ha sottolineato l'importanza del principio di autodeterminazione, un passo fondamentale per la liberazione di molti popoli dalla dominazione coloniale. Ha evidenziato come 17 paesi, incluso il Sahara Occidentale sotto l'occupazione marocchina sostenuta dalla Francia e dall'entità sionista, attendono ancora l'attuazione di questo principio. Ha inoltre confrontato la situazione dei diritti umani nella parte occupata del Sahara Occidentale con quella della Palestina.

Il portavoce ha ribadito che il popolo sahrawi continuerà la sua legittima lotta finché non sarà liberato l'ultimo centimetro del suo territorio nazionale. Ha infine espresso apprezzamento per la posizione di principio della Russia sul conflitto, che chiede l'adesione alla Carta delle Nazioni Unite e il riconoscimento del diritto del popolo sahrawi all'autodeterminazione.

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