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Germania esclude Siemens dal Sahara Occidentale: colpo alla propaganda marocchina


Toledo, 5 dicembre 2023 -  Il rappresentante del Fronte Polisario in Svizzera, Oubi Bouchraya Bachir, ha affermato domenica a Toledo (Spagna) che la decisione del governo tedesco di escludere qualsiasi finanziamento dei progetti del colosso delle energie alternative Siemens nel Sahara occidentale occupato, riflette la reale posizione della Germania riguardo allo status di questo territorio non autonomo e testimonia la sua volontà di rispettare il diritto internazionale.

In risposta ad un'interrogazione scritta di un deputato, il governo tedesco, attraverso il vice ministro dell'Economia e dell'Ambiente Udo Phillip, ha confermato che "l'esecutivo federale non sostiene alcun progetto nel Sahara occidentale occupato dal Marocco", citando la "status indeterminato" del territorio sahrawi.

Bouchraya ha sottolineato che questa decisione "mina la propaganda marocchina" riguardo ad un presunto allineamento della Germania alle posizioni del governo marocchino.

Secondo il diplomatico saharawi, questa posizione, che rappresenta "uno sviluppo di particolare importanza", denota la volontà della Germania di rispettare il diritto internazionale e lo status del Sahara Occidentale, che rimane ancora oggi un territorio non autonomo in fase di decolonizzazione.

L'utilizzo da parte del governo tedesco dell'espressione "Sahara Occidentale occupato dal Marocco" rappresenta, dal punto di vista politico e diplomatico, una presa di posizione che mette fine ai dubbi che il Marocco ha cercato di seminare attorno alla posizione ufficiale della Germania.

Bouchraya ha affermato che Siemens faceva parte di un piano marocchino volto a fuorviare la comunità internazionale attraverso una campagna di propaganda che proietta una falsa immagine del Marocco come "paese ecologico".

Il governo marocchino sta cercando di rendere il Sahara Occidentale “parte integrante di questo piano volto a creare una certa dipendenza dei paesi europei dalle energie rinnovabili”.

Sottolineando che l'occupazione marocchina del Sahara Occidentale è "sostenuta da iniezioni di fondi da parte di paesi e aziende europee", il diplomatico ha osservato che l'economia marocchina è ora privata di una fonte di denaro "molto significativa" a seguito della decisione del governo tedesco.

In questo contesto, ha osservato che questa decisione arriva "alla vigilia di una decisione molto attesa della Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) sugli accordi di pesca UE/Marocco illegalmente estesi al Sahara occidentale occupato, che sarà sicuramente molto positivo."

La decisione del governo tedesco è un importante passo avanti nella lotta del popolo saharawi per la sua autodeterminazione. È un segnale chiaro che la Germania riconosce la sovranità del Sahara Occidentale e che non sosterrà l'occupazione marocchina del territorio.

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