L'organismo saharawi contro l'occupazione marocchina (ISACOM) ha fermamente condannato mercoledì l'uso eccessivo della forza da parte del Marocco contro i manifestanti saharawi che hanno partecipato a un sit-in pacifico organizzato domenica scorsa nella città occupata di Laayoune.
L'ufficio esecutivo dell'autorità saharawi contro l'occupazione marocchina ha affermato in una nota che “secondo le informazioni verificate sul campo, le forze di occupazione marocchine, rappresentate da quelle che chiamano le forze ausiliarie con divise ufficiali, sono ricorse alle peggiori forme di violenza contro i manifestanti saharawi”.
I manifestanti si sono radunati sulla strada pubblica in solidarietà con il difensore dei diritti umani Sultana Khaya e la sua famiglia, assediata dalle forze marocchine nella città di Boujdour dal novembre 2020, cantando slogan che chiedono libertà e indipendenza, ha affermato la fonte.
"Il barbaro intervento ha ferito Mina Abaali, Ghali Jimi e Leila El-Leili, che sono membri dell'Autorità saharawi contro l'occupazione marocchina, e ha causato ferite a El-Saliha Boutenkiza, giornalista della televisione RASDTV".
Nel contesto di questi pericolosi sviluppi, l'autorità saharawi contro l'occupazione marocchina ha condannato fermamente "l'uso eccessivo della forza da parte del Marocco contro i civili saharawi non protetti dal diritto internazionale".
