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Il senatore Carles Mulet chiede una risposta al ministro degli Esteri spagnolo sulla situazione dei diritti umani nel Sahara occidentale


Il senatore di Compromís  Carles Mulet  si è rivolto al ministro degli Affari esteri, dell'Unione europea e della cooperazione spagnolo, José Manuel Albares, chiedendogli di chiarire quali sono le "misure" del governo spagnolo in relazione alla grave situazione dei diritti umani nel Sahara occidentale o alle azioni diplomatiche per porre fine alla "repressione del regime marocchino contro il popolo Saharawi.

Il portavoce dell'organizzazione politica al Senato ha registrato l'interrogazione all'aula citando la lettera inviata dal Movimento per i prigionieri politici Saharawi, gruppo che da anni manifesta ogni lunedì davanti alla sede del ministero degli Esteri spagnolo per chiedere l'immediato intervento della Spagna e denunciare la situazione degli attivisti Saharawi illegalmente condannati dal regime di occupazione marocchino.

Nel messaggio consegnato all'ufficio del ministro, il gruppo trasferisce la propria indignazione al ministro perché "questi mediasse diplomaticamente, sia all'interno dell'Unione Europea, sia davanti al gruppo di paesi amici del Sahara occidentale e agisse soprattutto davanti al Marocco, affinché questi abusi cessino di verificarsi”.

"Abidin Mohamed Fadel El Bar, 24 anni, è stato condannato a 4 anni di carcere, così come Mohamed Aghdaf Haidi, 17 anni, dovrà scontare un anno di carcere, e Hmdnah Mohamed AbbaAli, un anno e mezzo", sono alcuni degli esempi citati nella lettera per riflettere "la follia e la crudeltà con cui sono trattati i Saharawi" per aver celebrato la vittoria sportiva dell'Algeria nell'Arab Soccer Cup.

“Non solo denunciamo il trattamento disumano riservato ai prigionieri Saharawi nelle carceri marocchine, denunciamo le condanne ingiuste e assurde” contro attivisti civili condannati all'ergastolo per aver manifestato pubblicamente la loro adesione al diritto internazionale.

Ricordando le dichiarazioni del ministro, "riferendosi a più riprese alle sofferenze causate dal conflitto nel Sahara occidentale, che dura da decenni", il gruppo sottolinea che "un primo passo per alleviare questa sofferenza sarebbe quello di porre fine a l'ingiusta situazione in cui versano i prigionieri politici Saharawi.  

Il Movimento per i prigionieri politici Saharawi celebra il primo anno di proteste davanti al Ministero degli Affari Esteri spagnolo per condannare gli arresti illegali e la detenzione di attivisti e cittadini Saharawi da parte del regime di occupazione marocchino. 

Ogni lunedì, la Plaza de la Provincia, sede dell'ufficio del ministro José Manuel Albares, si riunisce per chiedere un intervento immediato della Spagna, responsabile dell'attuale situazione nel Sahara occidentale, per porre fine alle sofferenze di attivisti e famiglie che sono stati sottoposti a pene efferate per il semplice fatto di esigere pacificamente il rispetto del diritto internazionale. 

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