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Il Polisario spera in un "ruolo costruttivo" per l'amministrazione statunitense per consentire al popolo Saharawi l'autodeterminazione


Il Fronte Polisario ha espresso il desiderio che l'attuale amministrazione statunitense svolga un "ruolo costruttivo" nel quadro degli sforzi internazionali e africani volti a raggiungere una soluzione pacifica e duratura basata sul diritto inalienabile all'autodeterminazione e all'indipendenza dei saharawi.

Ciò è avvenuto in un intervento, del rappresentante del Fronte Polisario alle Nazioni Unite, coordinatore Saharawi con il MINURSO, Sidi Mohamed Omar, davanti all'Ordine degli avvocati di New York City.

L'intervento di Sidi Omar si è concentrato sullo stallo del processo di pace guidato dalle Nazioni Unite nel Sahara occidentale, dopo che il Marocco ha violato il cessate il fuoco.

Nel suo discorso, Sidi Omar ha affrontato anche la situazione deteriorata dei diritti umani e la repressione marocchina nei territori occupati del Sahara occidentale; le campagne di intimidazione repressiva e le continue violazioni dei diritti umani nelle città saharawi.

Il diplomatico saharawi ha fatto riferimento in generale alla posizione dell'attuale amministrazione statunitense in merito al processo di pace dopo la nomina di Staffan De Mistura a inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale.

In questo contesto, Sidi Mohamed Omar ha espresso la speranza del governo della RASD e del Fronte Polisario che l'attuale amministrazione statunitense faccia tutto il necessario per garantire che gli Stati Uniti, in quanto forza con un ruolo importante nella politica internazionale, nel svolgere un ruolo ruolo costruttivo nel quadro degli sforzi internazionali.

Un ruolo volto a raggiungere una soluzione pacifica e duratura basata sull'esercizio da parte del popolo saharawi del suo inalienabile diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza.

D'altra parte, l'Ordine degli avvocati di New York City ha intrapreso diverse iniziative a sostegno del diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione come diritto fondamentale e principio fondamentale del diritto internazionale, nonché la preparazione di studi e relazioni legali su questioni legate al conflitto nell'ex colonia spagnola.

La Commissione di diritto internazionale dell'Ordine degli avvocati di New York City aveva già organizzato una tavola rotonda sul Sahara occidentale, in cui l'ambasciatore John Bolton, ex consigliere per la sicurezza, cittadino statunitense, e l'ambasciatore Christopher Ross, già inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara occidentale, nonché ricercatori e specialisti di diritto internazionale.

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