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Il Rappresentante del Fronte POLISARIO presso le Nazioni Unite e Coordinatore con la missione MINURSO, Sidi Mohamed Omar, ha concesso una conferenza stampa prima dell'imminente visita dell'Inviato delle Nazioni Unite nel Sahara Occidentale, Staffan De Mistura nei campi profughi saharawi.

Durante l'incontro, Omar ha sottolineato che il popolo Saharawi non considera più il referendum di autodeterminazione una possibile soluzione, ma si aggrappa direttamente al suo legittimo diritto alla totale indipendenza del Sahara occidentale.

Il rappresentante del Fronte POLISARIO alle Nazioni Unite ha confermato che il popolo Saharawi mantiene il diritto di difendersi con ogni mezzo legittimo.

Ha anche sottolineato che aspetteranno ciò che De Mistura vuole impostare i negoziati per dichiarare la sua posizione sul processo di pace delle Nazioni Unite.

Sulla posizione annunciata ieri dal ministro degli Esteri marocchino dopo aver ricevuto l'inviato dell'Onu, Sidi Omar ha confermato che quanto annunciato dal Marocco non è una novità. "La nostra posizione è difendere il diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza", ha affermato. 

Sidi Mohamed Omar, nella sua conferenza stampa a cui hanno partecipato diversi media internazionali tenutasi nella provincia di Boujdour.

E' stata dedicata alle ultimi sviluppi della questione del Sahara occidentale e della visita di De Mistura in regione.

Il diplomatico saharawi ha chiarito che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU è quello che dovrebbe essere maggiormente coinvolto nel costringere il Marocco a rispettare le proprie risoluzioni.

ha ribadito che il Fronte POLISARIO tiene aperta la porta a una soluzione pacifica che garantisca il pieno rispetto del diritto alla libertà e all'indipendenza del popolo Saharawi.

In risposta a una domanda del corrispondente del quotidiano algerino Al Khabar su cosa si aspettano le autorità saharawi dalla visita di De Mistura nel bel mezzo di una guerra nel Sahara occidentale. Sidi Mohamed Omar ha spiegato che; “Il popolo saharawi ha la sua fermezza e volontà per strappare loro tutti i diritti", e ha aggiunto le autorità della Repubblica ascolterà l'emissario dell'Onu, prenderemo nota delle proposte che porta con sé, del piano che deve presentare e annunceremo la nostra posizione".

Il diplomatico saharawi ha sottolineato che "il conflitto nel Sahara occidentale è entrato in una nuova fase dopo il 13 novembre 2020 con la ripresa della guerra".

Ha concluso dicendo che "la partecipazione del Fronte POLISARIO a qualsiasi processo di pace dipende dagli sviluppi sul terreno e dal coinvolgimento e serietà del Consiglio di Sicurezza”.

In risposta alla domanda dell'agenzia Efe e alla possibilità di discutere una soluzione nella situazione attuale, Sidi Omar è stato schietto: "L'unica soluzione è garantire il diritto non negoziabile del popolo alla libertà e all'indipendenza, al di là delle crisi diplomatiche tra Algeria e Marocco”.