L'occupazione del Sahara occidentale da parte del Marocco costituisce una violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite sulla decolonizzazione, ha affermato il Fronte Polisario, invitando l'ONU ad adottare le misure necessarie per consentire il popolo Saharawi di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione.
In una dichiarazione pubblicata, in occasione del 61° anniversario della Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai popoli e ai paesi coloniali (risoluzione 1514 dell'Assemblea Generale), il rappresentante del Fronte Polisario all'ONU ha affermato che la continua occupazione del Sahara occidentale da parte del Marocco costituisce una violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del parere consultivo della Corte internazionale di giustizia del 16 ottobre 1975".
A questo proposito, il Fronte Polisario ha sottolineato la necessità di attuare la risoluzione 1514 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla decolonizzazione, consentendo al popolo sahrawi di esprimere il proprio diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza.
“Sessant'anni dopo l'adozione della risoluzione 1956 dell'11 dicembre 1963, il Sahara occidentale è ancora in attesa della sua decolonizzazione attraverso la quale l'Assemblea Generale ha approvato la relazione del Comitato speciale incaricato di studiare la situazione relativa all'attuazione della Dichiarazione sulla Concessione dell'indipendenza a popoli e paesi coloniali, compreso il territorio saharawi”, ha denunciato il Fronte Polisario.
Il rappresentante del Fronte Polisario ha condannato gli ostacoli marocchini agli sforzi compiuti dalle Nazioni Unite e dall'Unione africana per raggiungere una soluzione pacifica e duratura che consenta la decolonizzazione del Sahara occidentale.