L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato venerdì 11 dicembre, senza votare, una risoluzione in cui sostiene la soluzione che garantisce il diritto all'autodeterminazione del Sahara occidentale.
In questa risoluzione, l'Assemblea generale ribadisce il suo sostegno al processo di negoziazione al fine di "raggiungere una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile che consentirà alla popolazione del Sahara occidentale di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione".
Riaffermando la "responsabilità delle Nazioni Unite nei confronti del popolo del Sahara occidentale", l'Assemblea generale delle Nazioni Unite accoglie con favore "gli sforzi compiuti dal Segretario generale e dal suo ex Inviato personale per trovare una soluzione politica reciprocamente accettabile alla controversia e garantire l'autodeterminazione di il popolo del Sahara occidentale".
L'Assemblea Generale chiede al Comitato speciale delle Nazioni Unite sulla situazione in merito all'attuazione della Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali, o al Comitato speciale sulla decolonizzazione (C-24), di continuare a monitorare la situazione in Sahara occidentale e presentare un rapporto sulla questione alla 66a sessione dell'Assemblea.
Invita inoltre il capo delle Nazioni Unite a presentare, nella sua sessantaseiesima sessione, un rapporto su questa risoluzione. L'Assemblea Generale ha ricordato "il diritto inalienabile di tutti i popoli all'autodeterminazione e all'indipendenza, in conformità con i principi enunciati nella Carta delle Nazioni Unite e nella sua risoluzione 1514 (XV) del 15 dicembre 1960 e in altre risoluzioni da essa adottate.
