La questione del Sahara occidentale è tornata all'ordine del giorno del Consiglio per la pace e la sicurezza (PSC) dell'Unione africana (UA) secondo la decisione presa domenica 6 dicembre dall'organizzazione continentale. Presentato dal Primo Ministro del Lesotho, il progetto di decisione mette in luce la questione saharawi includendola nella nuova agenda dell'AU PSC dopo diversi tentativi dal Marocco di allontanare questo meccanismo decisionale dell'UA dal processo di risoluzione del conflitto nel Sahara occidentale. La decisione richiede che "il Consiglio per la pace e la sicurezza (PSC), in linea con le disposizioni pertinenti del suo protocollo, coinvolga le due parti, entrambe Stati membri dell'Unione africana, ad affrontare situazione in corso al fine di preparare le condizioni per un nuovo cessate il fuoco e per raggiungere una soluzione giusta e duratura al conflitto, che fornirà l'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale ". Inoltre, la soluzione “deve essere in linea con le pertinenti decisioni e risoluzioni UA-ONU e con gli obiettivi e i principi dell'Atto Costitutivo dell'Unione Africana”, che si concentra sul rispetto rigoroso dell'inviolabilità dei confini ereditati dalla colonizzazione.
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