Il ministro degli Affari esteri della Nuova Zelanda, Nanaia Mahuta, ha ribadito il forte sostegno del suo Paese al processo di pace delle Nazioni Unite nel Sahara occidentale.
"La posizione di lunga data della Nuova Zelanda nel Sahara occidentale è rimasta invariata e continuiamo a sostenere con forza il processo di pace delle Nazioni Unite", ha dichiarato il ministro.
La Nuova Zelanda aveva ripetutamente espresso il suo sostegno all'organizzazione di un referendum sull'autodeterminazione sotto gli auspici delle Nazioni Unite che avrebbe consentito al popolo saharawi di determinare il proprio destino.
In una dichiarazione, il Ministero degli Affari Esteri neozelandese ha dichiarato: "La Nuova Zelanda si interessa attivamente alle questioni di autodeterminazione ed è fortemente favorevole al processo delle Nazioni Unite nel Sahara occidentale, compreso lo svolgimento di un autentico atto di autodeterminazione da parte del popolo saharawi".
Il rappresentante del Fronte Polisario in Australia e Nuova Zelanda, Kamal Fadel, ha accolto con favore la posizione della Nuova Zelanda.
Sebbene fosse un membro non permanente del Consiglio di sicurezza, la Nuova Zelanda ha svolto un ruolo importante nell'incoraggiare il Consiglio di sicurezza a includere il monitoraggio dei diritti umani nel mandato della missione delle Nazioni Unite nel territorio MINURSO.
