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Il Marocco agisce per rappresaglia contro il prigioniero politico saharawi Haddi del gruppo Gdeim Izik



Il 14 dicembre 2020, in una breve telefonata con la sua famiglia, Mohamed Lamin Haddi ha riferito che tutti i suoi averi erano stati confiscati dalla sua cella nella prigione di Tiflet2 in Marocco.

La sua cella è stata controllata alle 9 del mattino, il direttore della prigione che era presente e in un atto di rappresaglia arbitraria ha ordinato che tutti i libri, la radio, i vestiti e gli altri effetti personali del signor Haddi fossero confiscati.

Le guardie non hanno rispettato le distanze sociali o indossato maschere o guanti o altri dispositivi di protezione relativi alle misure preventive contro Covid. Il signor Haddi è stato in isolamento prolungato da più di tre anni ed è stato condannato a 25 anni.

Haddi, che è membro del gruppo Gdeim Izik, soffre di gravi ulcere ed è stato vittima di negligenza medica intenzionale, torture, abusi fisici e psicologici e molestie sin dal suo arresto nel 2010.

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