Mercoledì 9 dicembre le autorità di occupazione marocchine hanno condannato i giovani attivisti saharawi Ahmed Habadi Al-Gargar, Nasrallah Mahfud Al-Garhi, Ali Chigali.
Le loro condanne arbitrarie a causa della loro partecipazione alle manifestazioni tenutesi nella città di Laayoune, in coincidenza con la dichiarazione del Fronte POLISARIO di riprendere la guerra dopo la violazione del cessate il fuoco da parte del Marocco il 13 novembre 2020.
Secondo fonti della Rete per la protezione dei prigionieri saharawi nelle carceri marocchine e dei parenti delle vittime, le condanne contro i giovani attivisti arrivano fino a dieci mesi di prigione.
Le condanne sono state imposte senza indagare sulle loro denunce per quelli che sono stati sottoposti a firmare dichiarazioni false sotto costrizione.
Le stesse fonti hanno riferito che i tre giovani erano comparsi in videoconferenza davanti alla cosiddetta Autorità della Corte d'Appello nella città occupata di Laayoune, detenuti nella prigione nera.
