L'Algeria ha ribadito che il conflitto nel Sahara occidentale è una questione di decolonizzazione che può essere risolta solo attraverso l'applicazione del diritto internazionale, ha affermato sabato 12 dicembre un comunicato del ministero degli Esteri.
Il conflitto del Sahara occidentale è una questione di decolonizzazione che può essere risolta solo attraverso l'applicazione del diritto internazionale e della carta consolidata delle Nazioni Unite, dell'Unione africana.
Il diritto inalienabile all'autodeterminazione e all'indipendenza, in conformità con le disposizioni della Risoluzione 1514 (XV) sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali, di cui la comunità internazionale celebra quest'anno il 60° anniversario.
Il ministero degli Esteri ha anche avvertito che (la proclamazione) "potrebbe minare gli sforzi del piano di pace e l'avvio di un vero processo politico e per convincere le due parti in conflitto, il Regno del Marocco e il Fronte Polisario".
L'Algeria, la cui posizione si basa sulla legalità internazionale, ribadisce il suo fermo sostegno alla giusta causa del popolo saharawi, ha concluso il comunicato del ministero degli Esteri.
